Dalle associazioni Anagni Viva, Anagni cambia Anagni, Diritto alla Salute, Re.Tu.Va.Sa., Sconfinatamente e Terra dolce riceviamo la nota che segue e che pubblichiamo in forma integrale e senza modifiche
Il giorno 29 febbraio 2024 il Consiglio Comunale di Anagni ha deciso il cambio di destinazione urbanistica dell’area verde in località Cangiano attigua al quartiere di San Bartolomeo di Anagni. Per effetto di questa decisione la zona passa da agricola a produttiva. La delibera è stata approvata alla quasi unanimità, con la sola astensione del consigliere Luca Santovincenzo. Il cambio di destinazione urbanistica è stato adottato per consentire la realizzazione di un polo logistico in un’area di circa 40 ettari, dove verranno installati tre capannoni di grandi dimensioni (una delle strutture dovrebbe essere alta trenta metri e lunga quattrocento!). A seguito di un’assemblea tenutasi il giorno 29 marzo scorso, convocata da diverse associazioni, in cui sono stati evidenziati sia le incongruenze del cambio di destinazione d’uso (per una zona agricola di valore e su cui insistono alcuni vincoli), sia le diverse problematicità che un’opera di questo tipo comporta (immotivato consumo di suolo, inquinamento atmosferico per aumento di flussi automobilistici, stravolgimento del paesaggio, fragilità idrogeologica, sparizione di un’ampia porzione di verde, inquinamento acustico e luminoso, eccessiva cementificazione, incongruità delle opere compensative), sia la falsa promessa di numerosi posti di lavoro che un’attività di logistica non potrà mai realizzare (notoriamente il più basso indice occupazionale tra tutte le attività produttive), i sottoscritti firmatari hanno stabilito di incaricare lo studio legale Vittorina Teofilatto di Roma di effettuare ricorso al Tar del Lazio contro la decisione del Consiglio Comunale di Anagni.
Nel frattempo, sono state elaborate e presentate diverse istanze per contrastare tale inaccettabile decisione.
Con la massima urgenza, il giorno 30 aprile 2024 è stato inviato un esposto al Prefetto di Frosinone in cui si chiedeva l’annullamento della delibera consiliare per i seguenti motivi: in quanto errato, impossibile, incomprensibile o non conforme alla Legge in più parti – che vanno dalla data impossibile di Consiglio alla non conforme pubblicazione dell’atto – nonché di volerne osservare contenuti sostanziali ad evitare che vengano, eventualmente, parimenti riproposti, nei termini e nella sostanza de quo, in sede di nuova convocazione del Consiglio su un testo di proposta di delibera corretto solo formalmente.
A seguire, il 2 maggio u.s., è stato presentato un documento indirizzato ai consiglieri comunali di Anagni in autotutela in cui si riporta:
Istanza di annullamento in autotutela della delibera in oggetto, ai sensi della Legge n. 241 del 7 agosto 1990 art. 21-nonies e ss.mm.ii per vizi di illegittimità dell’atto di deliberazione che manifesta difetto d’istruttoria ed eccesso di potere, nonché fuorviante formulazione, datazioni temporali impossibili, errata pubblicazione, distorto utilizzo di risorse pubbliche, alterazione del mercato, carenza di considerazione verso il PTE (Piano per la Transizione Ecologica) nazionale e verso gli obiettivi e orientamenti comunitari in tema del valore del capitale naturale e del risparmio del consumo di suolo, verso il dettato dell’art. 9 della Costituzione che tutela il paesaggio allo stesso livello del patrimonio storico e artistico della Nazione.
In data 16 maggio è stata inoltrata una memoria, indirizzata al Comune e ai consiglieri della Regione Lazio, in cui si comunicano osservazioni e opposizioni con motivate contestazioni alla Delibera consiliare.
Per quanto esposto si ribadisce la ferma opposizione al cambio di destinazione urbanistica dell’area verde in località Cangiano attigua al quartiere di San Bartolomeo di Anagni.
LE ASSOCIAZIONI: ANAGNI VIVA, ANAGNI CAMBIA ANAGNI, DIRITTO ALLA SALUTE, RETUVASA, SCONFINATAMENTE, TERRADOLCE
invitano tutti coloro che sono sensibili al tema e che vogliano collaborare o esprimere il loro sostegno a contattarci inviando una mail a ambienteanagni@gmail.com . Invitano, inoltre, ad aiutare a sostenere l’opposizione e il ricorso al TAR contribuendo alle spese. Si può farlo versando un’offerta in denaro sull’IBAN IT 96X0834474290000001848050 intestato all’Associazione ANAGNI VIVA presso BancAnagni, con causale NO ALLA LOGISTICA CANGIANO; oppure destinando il 5xmille della propria imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) all’atto della compilazione della dichiarazione dei redditi alla Associazione di volontariato DIRITTO ALLA SALUTE, firmando l’apposito riquadro che figura sui modelli di dichiarazione e scrivendo il codice fiscale dell’Associazione DIRITTO ALLA SALUTE che è: 92034880606.
Per ulteriori modalità di contribuzione e per più dettagliate informazioni inviare una mail o telefonare al 3930723990.