Trascorsi tre mesi dal giorno dell’assemblea che lo ha proclamato segretario cittadino del circolo del Partito Democratico di Anagni è già tempo di bilanci per l’avv. Egidio Proietti, specie ora che, dopo mesi di vicissitudini alterne, si è finalmente trovata una sezione ove tornare a riunirsi e a confrontarsi: si trova al civico 20 di via del Trivio e – dice l’avv. Proietti – “in attesa di una inaugurazione vera e propria resterà aperta nei giorni di sabato 16 e sabato 30 novembre, dalle ore 16.00 alle 19.00, e nei giorni di sabato 7 e sabato 14 dicembre, nello stesso orario, per dare la possibilità ai vecchi tesserati di rinnovare la tessera e ai nuovi di tesserarsi per la prima volta.
Dunque, avvocato; è finalmente arrivato il momento di guardare al futuro con ottimismo?
Sì, credo che questo momento sia giunto: il nostro è un partito che ha grandi potenzialità se rimane unito e compatto. Posso affermare che fino ad ora lo è stato e tale si è dimostrato già dal primo giorno del mio insediamento. Un partito che potrà tornare ad essere attrattivo se recupererà quella capacità di ascolto dei cittadini che ultimamente è venuta meno.
Cosa non le piace e cosa invece apprezza dell’operato dell’amministrazione comunale capitanata dal sindaco Daniele Natalia?
Sono molte le cose che non apprezzo e non lo dico perché sono segretario di un partito che sta all’opposizione: la nostra città, dopo un anno e mezzo dal loro insediamento, è praticamente ferma: non vi è stata quella svolta che avevano tanto promesso in campagna elettorale. Del resto apprezzo la loro intenzione di portare a termine l’istallazione di punti luce nelle periferie con lampioni a led; se daranno seguito a questa cosa, programmata anche in precedenza dall’amministrazione Bassetta, renderanno un buon servizio per la collettività senza dubbio.
Secondo Lei, quali sono le differenza tra Partito Democratico e Italia Viva?
La grande differenza che mi balza agli occhi sta nel fatto che il Partito Democratico ha una struttura che parte dal basso e arriva al segretario nazionale in maniera gerarchica; in Italia Viva è più il segretario che attira su di sé i riflettori a scapito della struttura; è più ad impronta leaderista e comunque è un partito che mi auguro, ma ne sono sicuro, possa in futuro aiutarci a battere le destre a tutti i livelli.