Due panchine rosse sul viale di ingresso della sede del Consiglio regionale del Lazio, a Roma, per ricordare la battaglia contro la violenza sulle donne. Sono state inaugurate oggi, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre, da Mauro Buschini, presidente del Consiglio regionale del Lazio, Giovanna Pugliese, assessore al Turismo e alle Pari opportunità, e da alcune consigliere come Michela Di Biase, Marta Leonori ed Eleonora Mattia, quest’ultima presidente della commissione Pari opportunità della Regione.
L’obiettivo delle due panchine è quello di sensibilizzare tutti su un fenomeno in crescita e su reati odiosi che hanno assunto i contorni di un dramma sociale, e che vanno dalla violenza psicologica a quella fisica. “Abbiamo voluto queste panchine- ha detto Buschini – per dire che ogni giorno per noi bisogna lavorare per contrastare la violenza sulle donne e diffondere una cultura nuova contro ogni tipo di violenza, da quella psicologica ai femminicidi. Su questo lavoreremo molto anche con le scuole”.
“Le panchine sono un segnale ben preciso e visibile- gli ha fatto eco Mattia- sul fatto che il Consiglio regionale del Lazio è contro la violenza sulle donne”.
“Quello di questa mattina- ha concluso Pugliese- è stato un importante atto simbolico. Ma l’impegno della Regione continua ogni giorno. Il 25 novembre saremo la mattina con il presidente Nicola Zingaretti e le scuole, che sono una delle soluzioni a questo problema, alla presentazione del premio Colasanti-Lopez dedicato alle vittime del delitto del Circeo, al quale parteciperanno i ragazzi con i loro elaborati sul tema della violenza contro le donne. Il pomeriggio saremo nei Pronto soccorso per lavorare alle linee guida sul tema e la sera ad uno spettacolo nello spazio Rossellini con l’attrice Angela Finocchiaro”.
Subito dopo la cerimonia delle panchine è stata inaugurata anche una mostra in una sala del Consiglio: ‘La Relatività della bellezza’, una collettiva dei ragazzi della scuola Giovanni Falcone di Roma sui visi delle donne di tante etnie differenti.
“Il valore della bellezza – ha commentato Di Biase – non va stigmatizzato. Le ragazze attraverso i loro quadri hanno provato a descrivere la bellezza delle donne di tutte le parti del mondo”.