Si è tenuta venerdì, presso l’aula consiliare del Comune di Frosinone, la celebrazione del 93° anniversario dell’istituzione a capoluogo della città di Frosinone, organizzata dall’assessorato al centro storico coordinato da Rossella Testa. Sono intervenuti il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, l’assessore al bilancio e alle finanze, Riccardo Mastrangeli, il segretario generale dell’ente, Angelo Scimè, la prof.ssa Alida Biagi del “Volta”, lo storico Francesco Antonucci e l’avv. Francesco Giralico.
“Oggi celebriamo una data che ci ricorda l’importanza dell’identità e della coesione sociale – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – Chi è nato qui o chi è ciociaro d’adozione ben conosce il valore della tigna, una patologia diffusa che ha la particolarità di essere contagiosa ma non nociva. Senza dimenticare il coraggio e l’operosità dei cittadini frusinati, caratteristiche a noi riconosciute dall’intero territorio. Del resto, la città di Frosinone ha l’obbligo di porsi quale punto di riferimento: è un ruolo imposto dalla qualifica stessa di capoluogo. Siamo stati spesso vittime, in passato, di una iconografia – derivante da alcune produzioni cinematografiche certamente lontane dalla realtà dei fatti – che hanno fatto sì il nome della nostra terra fosse ingiustamente associato a dileggio o perplessità. Poi, però, quanti osservavano da vicino quanto realizzato all’interno dei nostri confini, restavano colpiti dalle opere (nell’ambito dell’ornato urbano, della cultura…), dalle infrastrutture e dai servizi qui realizzati, persino con una celerità sconosciuta altrove. È necessario, dunque, che sia sempre al centro del dibattito il modo in cui sono investite le risorse pubbliche, perché se ne parli soprattutto nelle scuole, ai nostri ragazzi. Vogliamo che questo messaggio sia trasmesso alle giovani generazioni perché non dimentichino mai che il concetto di patrimonio pubblico, in quanto bene collettivo, appartiene pro quota parte a tutti, ed è quindi nostra responsabilità tutelarlo e conservarlo. Da questa provincia – ha concluso il sindaco Ottaviani – è passato la Storia: si pensi al fatto che pochi capoluoghi possano vantare due santi patroni, due Papi, Silverio e Ormisda, che hanno tentato la riconciliazione tra Chiesa di Oriente e di Occidente. Celebriamo dunque, oggi, un anniversario importante che, ci auguriamo, costituisca un momento di riflessione e di crescita, specie per le giovani generazioni”.
L’assessore Testa ha sottolineato il fatto di come l’amministrazione, da sempre attenta alla data memoranda, abbia anche apposto una targa,a ricordo della ricorrenza, in piazza VI dicembre.
Gli studiosi presenti, Francesco Giralico e Francesco Antonucci, infine, hanno illustrato la ricostruzione dei fatti che hanno condotto alla istituzione del capoluogo, un riconoscimento del ruolo storicamente svolto dalla città di Frosinone.