I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di  Frosinone, a seguito di pregresse ed accurate indagini patrimoniali,  coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito un  provvedimento del Tribunale di Frosinone con il quale è stata disposta  la confisca dei beni e di ingenti  risorse finanziarie nei confronti di un imprenditore di Ferentino, di  anni 76, recentemente condannato per usura.
 Le investigazioni,  svolte dal dipendente Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria,  attraverso l’esecuzione di mirati accertamenti bancari e patrimoniali  nell’ambito di uno specifico procedimento di prevenzione in essere  presso il Tribunale di Frosinone, hanno permesso di ricostruire  l’evoluzione della consistenza del patrimonio immobiliare e mobiliare,  acquisiti nel corso dell’ultimo trentennio da componenti della famiglia  del soggetto pregiudicato proposto, rilevando altresì una rilevante  sproporzione con i redditi dichiarati nello stesso periodo.
 In tale  contesto, sono stati effettuati, inoltre, specifici accertamenti presso  le competenti Autorità Giudiziarie, che hanno permesso di delineare  compiutamente il profilo criminale e la pericolosità sociale dei  soggetti proposti, consentendo alla predetta A.G. di disporre la  confisca sulle risorse finanziarie e sui beni immobili già sottoposti a  sequestro di prevenzione, nel dicembre del 2017, dalle Fiamme Gialle  ciociare.
 In aderenza alle previsioni del nuovo Codice Antimafia,  pertanto, è stato eseguito il provvedimento emesso dal Tribunale di  Frosinone – Sezione Misure di Prevenzione, sottoponendo a confisca  l’ingente patrimonio illecitamente accumulato – costituito da 18 unità  immobiliari, 16 terreni, tutti ubicati nel Comune di Ferentino, 1  autovettura utilitaria, numerosi conti correnti e la partecipazione  totalitaria di una società di persone – per un valore complessivo di  circa 5,5 milioni di euro, che diviene definitivamente di proprietà  dello Stato.
 Il provvedimento che ha disposto la confisca  dell’intero patrimonio è stato, altresì, notificato all’amministratore  giudiziario, già incaricato della gestione all’atto del precedente  sequestro.
 L’aggressione dei patrimoni illeciti, da sempre  perseguita con priorità dal Comando Provinciale di Frosinone, consente  di colpire le organizzazioni criminali e chi è abitualmente dedito a  vivere nell’illegalità nel cuore dei propri interessi e di restituire  alla collettività i beni illecitamente accumulati. 
									 
					



