Un flusso copioso ed ininterrotto di acqua, la cui provenienza resta – ad oggi – un vero e proprio mistero: è l’assurda situazione che sono costretti a vivere, da molto tempo, i titolari di una nota attività commerciale che opera nel settore alimentare e che ha sede nel cuore del popoloso quartiere periferico di Osteria della Fontana di Anagni. Grandi quantità di acqua invadono il piazzale del fabbricato creando notevoli difficoltà alla gestione ordinaria delle attività umane e commerciali e danneggiando irrimediabilmente tutto ciò che incontrano nel percorso.
“Ci siamo rivolti, più volte, alle autorità competenti ma ad oggi la situazione resta la stessa: le condizioni peggiorano con le piogge e l’acqua che fuoriesce da questo acquedotto trova strada in vecchie bocche di irrigazione e crepe che ormai la fanno da padrone data l’incuria in cui versa l’acquedotto che, pure, meriterebbe una conservazione ben diversa. Parliamo di quello che fu un dono di papa Pio IX nel 1863 alla città di Anagni assieme al cosiddetto “Rotone”, un sistema idraulico composto da una grande ruota motrice che pompava l’acqua fino in città. Non sappiamo né da dove provenga quest’acqua, se dall’acquedotto de La Sala (per come logica vorrebbe…) o da altri luoghi, né per quale motivo fuoriesce così copiosa”.
Sul posto, ieri, sono giunti la Polizia Locale, la Protezione Civile, e su invito di questi ultimi, i Vigili del Fuoco di Frosinone: dal loro sopralluogo è emerso un possibile sbarramento del condotto dell’acquedotto suddetto e un invito ad interpellare l’ente gestore del servizio idrico per i controlli del caso. I titolari, a breve, dovrebbero ricevere la visita dell’assessora al ramo Valentina Cicconi, tra l’altro residente in zona e molto attiva nelle politiche di salvaguardia e valorizzazione del suo quartiere.