Tanta gente ha partecipato lo scorso primo gennaio al Gran Concerto di Capodanno tenutosi alla Sala della Ragione del palazzo comunale di Anagni. L’esibizione della “21st Century Philarmonic Orchestra” diretta dal Maestro Antonio D’Antò è stata decisamente apprezzata dal folto pubblico presente, tanto dagli specialisti ed appassionati quanto dai cittadini che hanno voluto passare un pomeriggio di capodanno all’insegna della grande musica.
La tradizione del Capodanno è stata onorata ad Anagni con un “viaggio musicale”; l’orchestra del Maestro D’Antò ha infatti eseguito brani di Gioacchino Rossini, George Bizet, Johann Strauss, Josef Strauss e Pëtr Il’ič Čajkovskij, veri giganti della tradizione musicale europea in una Sala della Ragione gremita e “vestita a festa” per la grande occasione.
“Quella sul Gran Concerto di Capodanno è stata una scommessa vinta dall’amministrazione Natalia – spiega in una nota l’assessore alla Cultura Carlo Marino Ad Anagni – mancava questa “tradizione” del concerto di Capodanno, per il secondo anno consecutivo il Maestro D’Antò e la “21st Century Philarmonic Orchestra” che ringrazio vivamente ci hanno invece regalato una grande prestazione. Mi piace far notare soprattutto il grande coinvolgimento del pubblico che è stata poi l’immagine più bella e la conferma che quella intrapresa sia la strada giusta. Un evento di qualità ha rotto le barriere aprendosi ad un pubblico ampio e vario perché la musica porta un messaggio universale ed apprezzato da tutti”.
Il sindaco Daniele Natalia pochi giorni prima dell’evento aveva parlato di “alzare l’asticella” dell’offerta culturale anagnina con eventi come il Gran Concerto di Capodanno; obiettivo decisamente raggiunto con il primo cittadino che dichiara: “Secondo anno consecutivo di successi per il Gran Concerto di Capodanno ad Anagni che è stata una felice intuizione di questa amministrazione. L’ho detto già in varie occasioni che la nostra città è un palcoscenico ideale per la diffusione di quella che amo chiamare “grande cultura” e cioè degli eventi di qualità che trovano consenso unanime e che diventano poi appuntamenti fissi per la città. Proprio come il Festival del Teatro medievale e rinascimentale – che ha ormai assunto rilievo nazionale – chiude la stagione estiva, il Gran Concerto di Capodanno apre l’anno nuovo con la grande musica”.