Da quando gli artigiani hanno cominciato, poco alla volta, a chiudere le loro attività respinte dal progresso e dalla modernità, Piglio ha cominciato pian piano ad impoverirsi per cui le poche botteghe del centro storico hanno chiuso i battenti. Alla fine dell’anno 2019 a chiudere i battenti sono state due attività commerciali: un Supermarket per generi alimentari ed una bottega di ferramenta. Un capitolo a parte è quello del cibo. Nel centro storico, infatti, sono rimaste solo due attività di generi alimentari: una bottega nel Rione storico di Santa Lucia e un supermercato “Decò” a Piazza Primo Maggio. Un segnale di buona volontà c’è stato dato in questi giorni in via Piagge dove sono state aperte alcune attività ed altre vi si sono spostate. Ci si augura che anche altri cittadini prendano l’iniziativa di promuovere altre attività commerciali in modo che Piglio possa rivitalizzarsi e riprendere la sua funzione di cuore pulsante della ridente cittadina ciociara. Se poi anche per duplicare le chiavi e/o acquistare un martello e un paio di pinze occorre andare in trasferta allora siamo arrivati proprio alla frutta! Forse è giunta l’ora che Piglio si adegui alle grandi città, dove si fa la spesa con lo “smart & easy” grazie all’online che è un servizio ben noto e largamente utilizzato che copre oltre 16.000 comuni in 3 regioni. Il problema, però, resta insoluto per gli anziani che non hanno il computer, il tablet o lo smartphone; molti vivono soli, dato l’esodo dei giovani nelle città per motivi di studio e di lavoro e la lontananza dei negozi dal centro storico diventa un forte ostacolo per chi è soggetto anche agli inevitabili “malanni” dell’età avanzata.
Giorgio Alessandro Pacetti