Una cerimonia particolarmente sentita e partecipata quella che si è svolta questa mattina nella scuola dell’infanzia e primaria di Ferentino intitolata al maresciallo capo dell’Esercito Italiano, Simone Cola, che ha perso la vita il 21 gennaio 2005, in circostanze drammatiche durante la missione di pace in Iraq denominata ‘Antica Babilonia’.
Alla presenza del generale Paolo Riccò, comandante dell’Aviazione leggera dell’Esercito Italiano; del colonnello Fabrizio Mazzilli, comandante del Reggimento di Bracciano; del sindaco di Ferentino, Antonio Pompeo; del maresciallo della stazione dei carabinieri Raffaele Alborino; della dirigente scolastica Angela Marone, delle associazioni, dei cittadini e di altri rappresentanti scolastici, oltre agli alunni del plesso, è stata scoperta una targa nella scuola che il 23 maggio 2006 venne intitolata, subito dopo la realizzazione, proprio alla memoria del maresciallo Cola, marito di Alessandra Cellini, originaria di Ferentino.
A scoprire la targa, prima avvolta nel tricolore e poi benedetta dal parroco di Santa Maria degli Angeli, don Luigi Ruggeri, è stata la figlia del sottufficiale, Giorgia, presente alla cerimonia insieme alla mamma e alla nonna. Momenti di commozione anche durante le note dell’Inno d’Italia, intonato dai piccoli alunni della scuola, che poi hanno letto alcuni pensieri sul significato della giornata odierna.
Il giovane aviatore è stato fregiato anche della Croce d’Onore, un tributo riconosciuto “alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all’estero”.
“Rinnovare la memoria di Simone significa rinnovare il valore della pace – ha detto il sindaco Antonio Pompeo nel suo discorso – Quindici anni non possono cancellare la sua figura e il sacrificio di questo giovane per difendere i valori della pace e della democrazia. Nel 2006 gli intitolammo questa scuola: insegnare ai bambini e ai ragazzi i valori fondanti della nostra Costituzione è il modo migliore per formare le coscienze dei futuri cittadini e amministratori, ricordando gli eroi del nostro tempo. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questa cerimonia, semplice ma sentita: Simone era un concittadino acquisito ma entrato subito nei nostri cuori grazie anche all’affetto e alla vicinanza che ha saputo dimostrare negli anni vissuti qui a Ferentino. Ad Alessandra, Giorgia e a tutta la famiglia del sottufficiale vogliamo dimostrare che non dimenticheremo mai quello che Simone ha fatto per la nostra Patria e per il futuro di pace dei nostri figli”.