Affondo dell’opposizione consiliare al Comune di Ferentino sulla questione relativa alla società di trasformazione urbana “STU” Aulo Quintilio; con nota protocollata nei giorni scorsi ed indirizzata al primo cittadino di Ferentino Antonio Pompeo, infatti, i consiglieri Franco Collalti (FdI), Luca Zaccari (Cambiamo) e Maurizio Berretta (Lega) hanno richiesto la convocazione di una seduta di consiglio comunale straordinario ed urgente per parlare dello scioglimento e della messa in liquidazione della società partecipata comunale “Aulo Quintilio”. All’opposizione si è accodato pure il consigliere comunale del Partito Democratico Angelo Picchi; la richiesta, come spiega Maurizio Berretta, capogruppo della Lega, ha come obiettivo quello di far assumere le definitive determinazioni e scelte in merito alla STU Aulo Quintilio, società di cui il Comune di Ferentino detiene la maggioranza delle quote per il 51% e che dalla sua costituzione – ormai decennale – ad oggi, di fatto ha prodotto solo debiti milionari e la perdita di natura sociale e culturale della gloriosa e storica scuola “G.B. Paolini”, oggi nel più totale stato di degrado ed abbandono.
La Giunta comunale dovrà prendere coscienza della grave situazione, che rischia seriamente di ripercuotersi in modo evidente sulle casse comunali. Chiederemo ufficialmente lo scioglimento e la messa in liquidazione, nonchè la verifica delle responsabilità in seno alla gestione amministrativa e politica e soprattutto il recupero da parte del Comune dell’intera area e dell’edificio scolastico, anche se oggi lo stesso non è più chiaramente nella disponibilità del patrimonio pubblico”. Prosegue, poi, Berretta: “in questi anni oltre alle perdite della società stessa, il Comune ha speso diverse migliaia di euro, per studi di fattibilità, incarichi, ecc., con il classico metodo all’italiana. Tante le ombre che hanno caratterizzato la vita di questa societ – ha concluso il consigliere della Lega – sono anni che dall’opposizione chiediamo giustizia, e finalmente ci siamo: pagherà chi ha sbagliato e su questo non transigeremo; entro il 10 febbraio 2020 parola all’assise comunale”.