Alcuni detenuti (probabilmente due) sono evasi dal carcere di Frosinone durante la protesta che ha avuto luogo questo pomeriggio. A darne notizia è il Segretario Generale del Coordinamento Nazionale Polizia Penitenziaria Giuseppe Di Carlo: “da poche ore era in atto l’ennesima protesta dei detenuti ristretti questa volta nel carcere di Frosinone; stiamo assistendo – afferma Di Carlo – all’ennesima manifestazione di panico davirus Covid19, un panico ormai diffuso in tutti i penitenziari italiani. Approfittando della confusione alcuni detenuti sono riusciti ad evadere, protestavano da ore e chiedevano misure di sicurezzasanitaria per loro e i propri famigliari, per evitare il contagio da coronavirus. Al momento – racconta Di Carlo – sembrerebbe che abbiamo utilizzato le zone di passeggio detenuti, approfittando anche delle difficoltà del personale di Polizia Penitenziaria che tentava il ripristino dell’ordine e della sicurezza, alcuni di loro sono scappati, attualmente in strada dove sono arrivati in supporto i colleghi della Polizia di Stato e Carabinieri, oltre alla Polizia Penitenziaria che è già alla ricerca dei fuggitivi. Sono in corso ricerche con in supporto di elicotteri della Polizia e dei Carabinieri per riprendere gli evasi dalla struttura frusinate. Occorrono misure urgenti da parte del Ministro Bonafede e del Capo della Polizia Penitenziaria Dott. Francesco Basentini è opportuno, aggiunge Di Carlo,che si proceda con urgenza allo sviluppo di un protocollo sanitario che dia garanzie,al personale di Polizia Penitenziaria ed anche ai ristretti,chiarendo che non vi sia rischio di contagio nei penitenziari Italiani! Propone di sostituire con i sistemi informatici i colloqui ordinari con la possibilità di video chiamate attraverso piattaforme informatiche – conclude Di Carlo – abbiamo fiducia nell’Amministrazione della Giustizia e siamo disponibili ad un incontro urgente fin da ora! La nostra organizzazionesarà vicina al personale di Polizia Penitenziaria e ai loro famigliari”.
LA SMENTITA DELLA UILPA Polizia Penitenziaria nazionale
“Dopo i gravissimi disordini di ieri sera presso la Casa Circondariale di Salerno e in altre sedi, giungono in questi minuti drammatiche notizie da Frosinone, dove sarebbe stato distrutto un intero reparto (ma non vi sarebbe stata alcuna evasione […]), da Modena, dove sarebbe in corso una violenta rivolta, da Foggia, dove pure vi sarebbero tensioni e pesanti disordini e, di nuovo, da Napoli Poggioreale, dove le tensioni di ieri sarebbero sfociate in questi minuti in vibranti proteste ”.
È quanto afferma Gennarino De Fazio, per la UILPA Polizia Penitenziaria nazionale, che prosegue: “Sono momenti drammatici e convulsi nei quali da donne e uomini di Stato pensiamo per prima cosa a difendere le istituzioni democratiche e la sicurezza dei cittadini, dunque abbiamo notizie del tutto parziali e frammentarie, ma univoche nel raccontare gravi tensioni e disordini in molti istituti penitenziari del Paese. Solo ieri sera, da ultimo, avevamo detto che le carceri finiranno per essere il banco di prova finale del Governo, anche perché nessuno che conosca il carcere poteva non sapere quello che si sarebbe verificato”.
“Lo ribadisco – chiosa ancora il leader della UILPA Polizia Penitenziaria – non si dica che quanto sta accadendo è per il coronavirus, ma è con il coronavirus, perché il grave stato emergenziale che attanaglia le carceri, i detenuti e chi vi opera è in essere da troppo tempo e solo l’improvvisazione di chi ha il dovere di gestirle politicamente, per conto dei cittadini, poteva non prevedere quello che sta accadendo in queste ore. D’altronde le Organizzazioni Sindacali rappresentative degli operatori del Corpo di polizia penitenziaria, pressoché unanimemente, lo denunciano insistentemente da mesi senza essere degnate della doverosa attenzione del Ministro della Giustizia, il quale dovrebbe forse rammentare di non aver ricevuto un’investitura divina”.
“Ora – conclude De Fazio – speriamo che si limitino i danni e tutto rientri nella normalità, ma immediatamente dopo nessuno potrà più far finta di niente!”
Aggiornamento delle ore 22.41 – è tornata alla normalità la situazione all’interno del carcere penitenziario di Frosinone: due sezioni dell’istituto sono state devastate ed incendiate, pertanto si è deciso per il loro trasferimento in altre strutture carcerarie di Lazio, Abruzzo e Molise.