I membri del comitato “Salviamo l’ospedale di Anagni” tornano a chiedere a gran voce la riapertura alle autorità competenti di valutare con consapevolezza e responsabilità l’utilizzo e l’adeguamento di alcuni reparti della ex- struttura ospedaliera di Anagni, per offrire un concreto aiuto all’organizzazione di servizi di terapia e assistenza sanitaria nella necessità, purtroppo molto probabile, di un aumento dei casi di contagio da coronavirus, “in queste giornate di preoccupante emergenza sanitaria per tutto il territorio nazionale nelle quali appare sempre più urgente il ricorso a strutture di supporto e all’assunzione di medici, infermieri e operatori sanitari, oltre all’aumento dei posti letto negli ospedali e alla creazione di reparti nuovi”.
Secondo i responsabili del Comitato, ora sono drammaticamente imprescindibili la riapertura del laboratorio di analisi; la riapertura della radiologia H 24; l’assunzione di medici-dedicati per il punto di primo intervento con presenza addizionale di un anestesista H 24 e di un cardiologo H-24 nonché di personale infermieristico ed ausiliario in ragione sufficiente alla rotazione. A questi essenziali servizi andrebbero aggiunti il rafforzamento del servizio di farmacia e la presenza di personale di vigilanza e di centralino, così come l’apertura di un punto di osservazione breve OBI.
“Tali urgentissime necessità – spiegano dal Comitato “Salviamo l’ospedale di Anagni” – sembrano evidenziarsi anche dalle dichiarazioni del Sindaco di Anagni che riportiamo volentieri:
“in merito all’ex ospedale di Anagni è bene precisare che, di concerto con la commissione sanità e con tutti i sindaci dell’area Nord, abbiamo formalizzato una richiesta ufficiale per la riapertura straordinaria della nostra struttura, alla Asl, al ministero della sanità e alla regione. È stata data da parte della amministrazione la disponibilità, anche economica, per la riapertura dell’ex reparto UTIC, da destinare a terapia subintensiva per 5/6 posti e per un reparto di degenza. L’amministrazione inoltre si è fatta promotrice ad invitare alcuni imprenditori a donare strumentazioni sanitarie per fronteggiare l’emergenza, ricevendo in tal senso ampia disponibilità”.
“Dobbiamo augurarci tutti – si legge ancora nel documento promosso dal comitato – che alle richieste seguano, tempestivamente, le risposte in termini di concretezza e per tale obiettivo le richieste stesse dovrebbero essere indirizzate anche alla Protezione Civile e al Commissario straordinario Domenico Arcuri che, tra i suoi ampi poteri, avrà anche quello di requisire strutture per una maggiore disponibilità di posti letto, in una situazione difficilissima, aggravata dalla incerta capacità di risposta del sistema sanitario del nostro territorio e concorrere ad alleggerire la pressione sia sulle strutture di Frosinone che di Colleferro”.
Il Comitato, infine, invita Associazioni e Comitati cittadini ad unirsi per una lotta tanto più difficile quanto irrinunciabile per la Salute, bene prioritario di tutti, e per l’ impegno che vede il nostro paese in prima linea per le iniziative intraprese con coraggio e responsabilità.