Si è svolto oggi in videoconferenza l’incontro con la Regione Lazio sulla mobilità in deroga per le aree di crisi complessa. “L’incontro vogliamo dirlo subito non è stato positivo, ma la cosa peggiore è che la negatività non deriva da una controparte che volutamente rallenta procedure allungando i tempi di erogazione”, scrivono in una nota CIGL, CISL e UIL. Che, poi, aggiungono: “la controparte vera che abbiamo tutti è il contesto di un Italia bloccata in cui per colpa questa volta si del coronavirus rende difficile anche le cose che fino a ieri erano scontate.
La difficoltà che abbiamo incontrato oggi è stata quella della mancata notifica alle Regioni del Decreto di finanziamento della mobilità, senza notifica si bloccano tutti gli atti amministrativi e dunque non consente di avviare il percorso di erogazione.
Nella riunione tutti hanno espresso la consapevolezza che nonostante tutte le difficoltà ci è richiesto uno sforzo maggiore per dare risposte urgenti alle persone, alle famiglie, ai territori.
Per questo motivo ognuno con le proprie responsabilità si attiverà per fare in modo che il decreto venga notificato entro il più breve tempo possibile, ed in ogni caso il tavolo si è riconvocato per lunedì alle ore 16, resta inteso che qualora la notifica arrivasse prima le OO.SS. si sono date disponibili a incontrarsi in qualsiasi momento per firmare l’accordo.
Nel frattempo è in corso la verifica della platea dei destinatari della mobilità per capire quante risorse abbiamo bisogno”.
Le OO.SS. infine posto anche un problema di accelerazione dei tempi di pagamento ed hanno esortato la Regione ad individuare tutti gli strumenti possibili, che sia una convenzione con le banche o qualunque altro strumento per dare una risposta rapida ad una situazione che diventa più difficile ogni ora che passa.
Anche l’UGL Frosinone ha espresso forte delusione per l’incontro avuto in Regione; “siamo fortemente delusi dalle risposte avute oggi durante la videoconferenza con l’Assessore Claudio Di Berardino sulla mobilità in deroga per le Aree di Crisi Complesse. La Regione Lazio ha comunicato di non aver mai ricevuto nessuna determina ufficiale da parte del Governo sullo stanziamento fatto nella finanziaria “Milleproroghe” e di non poter dunque procedere alla ripartizione delle risorse. Ciò significa che per le 1300 famiglie interessate che non percepiscono reddito dallo scorso 2 Gennaio ci saranno mesi di ulteriore sofferenza e difficoltà”. È questo il commento amaro del vice segretario dell’UGL Frosinone Angelo Paniccia al termine dell’incontro virtuale con Regione Lazio e le organizzazioni sindacali: “Dobbiamo purtroppo prendere atto di una lentezza burocratica sfiancante che non consente, ormai da mesi, di trovare un accordo per la mobilità in deroga delle Aree di Crisi Complesse. Una situazione incresciosa che, nel disinteresse generale delle istituzioni, sta mettendo in ginocchio migliaia di famiglie. L’assessore Di Berardino – sottolinea Paniccia – ci ha comunicato dunque che dal Governo, dopo lo stanziamento previsto nella scorsa finanziaria, non è arrivato alcun documento ufficiale e dunque non sappiamo ancora oggi su che basi ragionare per dare il giusto sostegno ai lavoratori. Un lavoro lasciato a metà che ha come colpevole principale l’esecutivo centrale che non ha dato seguito a quanto previsto nel “Milleproroghe”. Occorre dare risposte alle famiglie e ci auguriamo che il prossimo incontro, fissato per lunedì, possa essere basato su numeri concreti. All’assessore Di Berardino abbiamo chiesto di fare pressioni nei confronti del Governo”. L’Ugl ha chiesto l’opportunità di far intervenire le banche per velocizzare l’iter dell’erogazione delle spettanze ma, secondo la Pisana, non è una soluzione percorribile in questo momento.