Una vigilia di Pasqua diversa, segnata – però – da un significativo ed emozionante gesto di vicinanza e di rispetto nei confronti di chi non c’è più e dei tanti anagnini impossibilitati a recarsi presso il cimitero comunale, chiuso a causa delle disposizioni per il contenimento dell’epidemia; a portare simbolicamente l’abbraccio della città intera ai defunti che riposano nel cimitero di Anagni, questa mattina, il sindaco di Anagni Daniele Natalia, il vescovo della diocesi di Anagni/Alatri mons. Lorenzo Loppa e il dott. Roberto Necci, comandante della Polizia Locale di Anagni, accompagnati da tanti rappresentanti delle associazioni di volontariato che operano in città: la Croce Rossa Italiana, l’associazione Nazionale Carabinieri e il Radio Soccorso Protezione Civile.
“Per tanti anagnini la chiusura del cimitero dovuta all’emergenza sanitaria è davvero sofferta perché rappresenta l’impossibilità di unirsi ai propri cari defunti, in un momento di raccoglimento e preghiera”, ha spiegato il sindaco di Anagni Daniele Natalia. Che ha poi aggiunto: “per alleviare questo dolore e venire incontro alla volontà di tanti cittadini, abbiamo deciso di raccogliere l’invito delle associazioni di volontariato e di lasciare dei fiori davanti alle due entrate del cimitero. Mi scuso con i miei concittadini, ma penso che ognuno possa comprendere che non possiamo permetterci, ancora, una scelta diversa. Sento e conosco però il bisogno di tanti di un segno, una testimonianza, di un ponte per sentirsi vicini ai propri cari, specie in questi giorni. Per questo motivo, quello che abbiamo portato questa mattina non è solo l’abbraccio dell’amministrazione comunale ma l’abbraccio dell’intera città ai nostri cari defunti“. Parole di encomio, poi, il sindaco le ha avute per i giovani volontari delle associazioni cittadine: “in questi giorni particolarmente difficili per ognuno di noi, le realtà del volontariato e dell’associazionismo che operano nella nostra città, in coerenza con la loro missione, stanno svolgendo un compito encomiabile ed insostituibile; a ognuno di loro va il mio plauso più sentito e l’apprezzamento più sincero per l’impegno quotidiano a favore non solo dei più deboli e dei più vulnerabili ma della città intera”.
Alle parole del sindaco hanno fatto eco quelle pronunciate dal vescovo della diocesi di Anagni/Alatri mons. Lorenzo Loppa durante il momento di raccoglimento che si è tenuto subito dopo la deposizione dei fiori: “la Pasqua che ci apprestiamo a vivere sarà particolare, come purtroppo richiesto dal periodo di emergenza che attraversiamo. Sappiamo che molti nostri concittadini nei giorni delle festività pasquali sono soliti recarsi al cimitero per condividere qualche minuto con i propri cari che non ci sono più. Quest’anno purtroppo la visita al cimitero non sarà possibile, a causa delle disposizioni per il contenimento dell’epidemia. La nostra comunità, pur impossibilitata alla vicinanza fisica, non fa mancare la propria prossimità di preghiera e di carità ai nostri cari defunti. L’attesa è per la fine dell’emergenza, quando si potrà tornare a celebrare l’Eucaristia insieme, in suffragio di questi fratelli”.
Tanti, tantissimi i fiori portati a mano dai giovani volontari e depositati davanti alle entrate: a regalarli, in un gesto di esemplare solidarietà, Luigi Battaglia, giovane imprenditore, napoletano di origini e fiorista da tanti anni. La sua bottega si chiama “Fiori di Napoli” e si trova in via Piscina, nel centro di Anagni. Il suo negozio naturalmente ha dovuto abbassare le saracinesche per il rispetto dell’ultimo decreto ministeriale ma lui si dice orgoglioso di aver regalato alla città questo momento di gioia con i suoi fiori. “L’ho fatto di cuore, credetemi“, ha affermato: “ora non ci resta che attendere il momento in cui tutto ritornerà alla normalità”.