A tutti i pazienti oncologici o con patologie gravi in cura dai medici di base di Anagni verranno distribuite gratuitamente le mascherine protettive dal giorno 20 al giorno 23 aprile. La distribuzione, promossa dal Comune di Anagni in collaborazione con le Associazioni di volontariato si svolgerà presso l’ex Ospedale di Anagni con i pazienti divisi nelle fasce orarie seguenti:
20 APRILE
- Dott. Carlo Noto: 09:00-11:00
- Dott. Giovanni Spaziani: 11:00-13:00
- Dott.ssa Gabriella Marras: 14:00-16:00
- Dott. Loreto Spaziani: 16:00-18:00
21 APRILE
- Dott. Vincenzo Lerose: 09:00-11:00
- Dott. Cesare Marzucchini: 11:00-13:00
- Dott. Bruno Primerano: 14:00-16:00
- Dott.ssa Graziella Bellardini / Dott.ssa Barbara Moneti: 16:00-18:00
22 APRILE
- Dott. Silvano Michele Salvati: 09:00-11:00
- Dott. Rocco Michele Schiavi: 11:00-13:00
- Dott. Marco Bracci: 14:00-16:00
- Dott.ssa Daniela Cantagallo: 16:00-18:00
23 APRILE
- Dott. Giovanni Paliotta: 09:00-11:00
- Dott. Alberto Orestini: 11:00-13:00
- Dott. Antonio Necci: 14:00-16:00
- Dott.ssa Milva Gatti: 16:00-18:00
Il sindaco Daniele Natalia ed il consigliere subdelegato alla Protezione Civile Vincenzo Proietti spiegano: “insieme ai medici di base anagnini – che sono stati già forniti di mascherine – l’Amministrazione Comunale ha ritenuto di fondamentale importanza dotare gratuitamente i pazienti oncologici e con gravi patologie di dispositivi protettivi visto che si tratta di persone particolarmente esposte al contagio di Covid-19. Tuttavia questa distribuzione non è l’unica in atto; l’Amministrazione già sta consegnando a quanti hanno richiesto i Buoni Spesa, al momento dei ritiro degli stessi, le mascherine così da poter far fronte ad una oggettiva difficoltà, anche economica, di reperirle. Stiamo cercando di rispondere alle esigenze di tutta la città partendo dalle categorie sociali svantaggiate e da chi, per problemi di salute, necessita di una immediata protezione per evitare il contagio. Stiamo lavorando per avere nei tempi più brevi la disponibilità di mascherine per tutti i cittadini nella consapevolezza, però, che occorreva intervenire prima di tutto per le categorie a rischio”.