Le stazioni e le ferrovie sono entrate nell’immaginario collettivo perche’ sin dal dopoguerra sono diventate il simbolo della migrazione interna e mezzo di trasporto per milioni di persone. Oltre ad avere avuto una centralita’ in film e romanzi. L’immaginario associato ai treni ci accompagna, ci prende per mano e ci porta ovunque. Questo crea delle implicazioni sociali molto forti. Lo sviluppo dell’alta velocita’ non ci fa piu’ pensare al treno solo ed esclusivamente come a un mezzo di trasporto del passato. Il suo concentrato tecnologico e’ tale che anche in futuro riuscira’ a mantenere un ruolo centrale per gli spostamenti di merci e persone. Siamo convinti che l’Alta velocita’ avra’ un impatto notevole sull’economia del frusinate con la creazione di posti di lavoro. Inoltre la costruzione di una stazione ad hoc, modello Reggio Emilia, tra Frosinone e Ferentino, creera’ migliaia di posti di lavoro stabili in una zona attualmente in crisi profonda. I 18 miliardi di euro di investimenti serviranno anche per il rilancio di un territorio troppo spesso tenuto ai margini. Nel contesto europeo, inoltre, l’alta velocita’ e’ considerata preminente e sono gia’ operativi treni in grado di mantenere una velocita’ minima di 250 km/h, quasi il doppio rispetto alla velocita’ con cui possiamo viaggiare lungo le nostre autostrade. Alcuni studi dimostrano che l’impatto dell’alta velocita’ avra’ conseguenze positive sui servizi offerti alla popolazione, che dovranno adattarsi alle esigenze imposte dalla nuova domanda. Cresceranno sensibilmente i flussi turistici e il numero di persone che si spostano da una zona ad un’altra e varieranno anche i tempi di percorrenza che saranno nettamente inferiori a oggi e permetteranno di avere una qualita’ della vita migliore. Un obbiettivo, quello di portare l’AV in Ciociaria, raggiunto grazie all’impegno del Presidente Zingaretti e alla volonta’ di Gianfranco Battisti, amministratore delegato di Ferrovie. Fondamentale anche il supporto dei Presidenti di Unindustria Frosinone, Giovanni Turriziani e della Camera di Commercio Marcello Pigliacelli”.
Articolo a cura di Enrico Coppotelli, Segretario generale della CISL Lazio e Enrico Capuano, Segretario Generale della CISL Frosinone