Una ripresa delle attività caratterizzata, in generale, da un notevole grado di responsabilità dei cittadini. Che non hanno preso il 4 maggio come il giorno della fine dell’emergenza (il rischio poteva esserci), ma come l’inizio di una fase nuova, di parziale ammorbidimento del lockdown, da affrontare con cautela ed attenzione per evitare ricadute. Questo il bilancio, ad Anagni, del primo giorno dell’inizio della fase 2, quella della ripresa del lavoro per molti in zona. E dunque della ripresa, per quanto prudente, di una vita sociale.
A farlo presente sono stati stamattina i vertici della Polizia Locale. Che hanno fatto presente come, a fronte dell’evidentemente aumentato livello di traffico nella città, non ci siano state, almeno fino al tardo pomeriggio, contravvenzioni elevate per il mancato rispetto delle norme anti coronavirus.
Segno evidente, come si diceva, della responsabilità degli anagnini; che non sono usciti in modo indiscriminato, ma hanno cercato, in linea di massima, di attenersi alle regole. Anche perché, hanno fatto sapere sempre i vertici della Polizia Locale, ai telefoni del Comando sono arrivate, dalle prime ore della mattina tante telefonate proprio per chiedere come comportarsi, per non commettere errori e non adottare comportamenti a rischio.