Pubblichiamo di seguito, integralmente e senza modifiche, la nota stampa inviata a questa redazione dal capogruppo al consiglio comunale di Colleferro di Azione Popolare Aldo Girardi:
Lo scarno comunicato pubblicato sulla pagina ufficiale del consorzio Minerva con il quale viene annunciata in sordina la cessazione del rapporto del D.G. Ermolli, senza dar conto sulle reali motivazioni, nonché le notizie che ci giungono a margine dell’ultimo consiglio comunale che si è tenuto a Carpineto Romano il 4 maggio u.s., non solo confermano quanto denunciato precedentemente dal Comitato dei Residenti di Colleferro, ma mi costringono a tornare sull’argomento Minerva per il quale in passato mi ero già speso in prima persona e a nome del mio gruppo per manifestare, fin da subito, la nostra contrarietà alla sua costituzione, alle modalità dei bandi e alla scelta delle figure apicali, con particolare riferimento proprio a quella del D.G.
A tal proposito ho presentato interrogazioni, un O.d.G., una richiesta di sospensiva degli atti assunti, segnalando quelle che ritenevo incongruenze ed errori, che…ahimè…sono state sempre liquidate da questa maggioranza come attacchi faziosi, strumentali e di disturbo, messe in atto dalle opposizioni. I fatti di questi giorni purtroppo, confermano che avevamo ragione. Attenzione però a non credere a chi cerca di far ricadere, come sta già avvenendo, tutte le colpe dei risultati preoccupanti solamente sulle spalle dell’ex D.G. Ermolli il quale, ricordo, non è che abbia puntato la pistola alla tempia di qualcuno per poter ricoprire tale incarico. È stato semplicemente…forse troppo semplicemente…scelto. E di questa scelta qualcuno dovrebbe pur avere il coraggio di risponderne in prima persona. Ma state certi che così non sarà, e la “croce” toccherà solo al povero ex D.G. Eppure avevo messo tutti in guardia sui titoli che non c’erano, sulla competenza e sull’esperienza “non maturata” nell’ambito specifico della gestione dei rifiuti bensì sulla bonifica dei siti…che è altra cosa.
Tutto questo lasciava presagire le difficoltà alle quali, per forza di cose, si sarebbe andati incontro (?). Invece ci hanno fatto credere, anzi hanno fatto credere ai cittadini di Colleferro e non solo a loro, che in fondo bonifica dei siti e gestione dei rifiuti erano la stessa cosa. Dilettanti!
Ed oggi dopo soli cinque mesi di attività sul territorio, come ci ritroviamo? Con 150.000,00 € di perdite da risanare, un disastro annunciato che obbliga alla ricapitalizzazione anche il nostro Comune (maggior contribuente), perché se così non fosse…come si dice (?)…salterebbe il banco, e questo, se come noi si tiene ai posti di lavoro, non possiamo permettercelo. Ma c’era da aspettarselo…e noi ce lo aspettavamo, vista l’inconsistenza del Piano Economico e la mancanza di un Piano Aziendale degno di questo nome.
Eppure ci dicevano…ricordate le conferenze in pompa magna?…che Minerva si sarebbe distinta per il servizio erogato, per la sua efficienza, per la trasparenza, a proposito della quale mi chiedo come e quando abbia operato la Commissione per il Controllo Analogo e perché mai nessuno report, riguardo alle evidenti difficoltà che si andavano a manifestare, sia stato presentato al Consiglio Comunale o quantomeno all’interno della Commissione preposta. Andava tutto bene (?). Ma di tutto questo avremo modo di parlare abbondantemente nel corso di un prossimo Consiglio Comunale Straordinario che ci premureremo di far convocare.
Nell’attesa mi permetto di ricordare a chi probabilmente non ricorderà, un passaggio di un mio intervento fatto in Consiglio Comunale: “La mia posizione su Minerva è stata chiara fin dall’inizio, ero e resto contrario, ma resto contrario fino a prova contraria, nel senso che io non tifo contro… per il fallimento di un progetto che comunque mette in palio questioni serie, importanti, come anche i posti di lavoro….. se fallisce Minerva tutti i cittadini di Colleferro…saranno chiamati a pagare ancora più. Se invece questo progetto andrà in porto, così come voi l’avete presentato, sperando in un servizio più efficiente, io sarò pronto a fare ammenda.” Io sì! E loro?