Sono in tutto quattro – tre uomini e una donna – le persone che sarebbero finite in manette nel corso di una imponente operazione antidroga portata a termine dagli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Frosinone agli ordini del dott. Flavio Genovesi nei pressi dell’ex mattatoio, nella parte alta del capoluogo.
Sono stati gli stessi poliziotti a far scattare il blitz all’interno di un capannone dove sono state rinvenute oltre 40 dosi di cocaina ed altre di marijuana.
All’operazione – nel corso della quale sono state rinvenute anche due pistole e alcuni coltelli – hanno preso parte anche gli agenti dell’Unità Cinofila della Polizia di Stato.
Di seguito, la nota stampa della Questura di Frosinone inviata a questa redazione alle ore 18.34:
Questa mattina gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Frosinone hanno tratto in arresto quattro persone dopo averle sorprese intente a confezionare numerose dosi di cocaina. Gli investigatori durante la normale attività di pattugliamento, effettuata per il contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, da qualche giorno avevano notato dei movimenti insoliti attorno ad una struttura ubicata nel capoluogo ed insospettiti hanno effettuato una serie di appostamenti. Questa attività ha portato alla luce una serie di elementi che li hanno convinti ad effettuare una perquisizione ed in mattinata hanno deciso di fare irruzione nel magazzino.
All’interno dei locali sono state trovate quattro persone, tre uomini italiani ed una donna di origini moldave, tutti intenti a confezionare cocaina in dosi pronte per essere cedute.
I poliziotti hanno proceduto al sequestro di circa 36 grammi di cocaina, suddivisi in 40 dosi, numerose bustine per il confezionamento, una macchina termosaldatrice, contanti per 1580 euro, un bilancino di precisione. Rinvenuti anche tre coltelli e due riproduzioni di pistole, di cui una priva di tappo rosso.
I quattro soggetti, tutti gravati da precedenti penali, sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione abusiva di armi e sono stati posti agli arresti domiciliari, come disposto dalla locale Autorità Giudiziaria.