“Prendo atto del comunicato del Sindaco Natalia che riguarda l’Associazione Quartiere Cerere che rappresento, ritenendo doveroso fornire alla cittadinanza alcune precisazioni e considerazioni”; comincia così la nota stampa inviata a questa redazione dall’avv. Luca Santovincenzo, presidente dell’associazione Quartiere Cerere di Anagni in risposta alle parole del primo cittadino Daniele Natalia pubblicate dal nostro quotidiano nel pomeriggio di oggi.
“Innanzitutto – spiega Luca – voglio chiarire che la richiesta avanzata dalla nostra Associazione non è di “pedonalizzazione completa” dell’area, ma riguarda solamente una misura di viabilità, ossia il ripristino del senso di marcia su Via Vittorio Emanuele, da Porta Cerere a Largo Zegretti. La misura richiesta è essenziale per ridurre il traffico veicolare, ma non interdice il transito a nessuno.
L’idea di pedonalizzazione di una città d’arte è ben altro. Richiede un progetto di città diverso, ampio e moderno, ed è sbagliato e fuorviante accostarla a questa situazione.
In secondo luogo, tengo a precisare che non esiste alcuna “idea” della nostra Associazione, per il futuro, di “interdire quel tratto di strada anche ai residenti dopo le 18”. Non esiste questa cosa e voglio chiarire una volta per tutte che le iniziative della nostra Associazione hanno sempre e solo riguardato la ZTL, dunque con accesso sempre consentito ai residenti. Anche questo è scorretto e fuorviante.
Per quanto concerne poi i “fattori” a cui accenna il Sindaco per negare l’adozione della misura richiesta, mi sento di poter dire che la risposta è troppo generica e non tiene conto dell’importanza della questione. Posso anzi aggiungere che non mi risulta alcun ostacolo insormontabile, perché si tratterebbe solamente di affrontare problemi “tecnici” risolvibili e ripristinare la segnaletica che c’era nel 2015.
Per quanto concerne, infine, la decisione preannunciata dal Sindaco di lasciare il senso di marcia attuale ed interdire a parte della cittadinanza l’accesso da largo Zegretti, voglio chiarire che la nostra Associazione non ha mai discusso di tale opportunità. E’ una scelta politica dell’Amministrazione, che sicuramente si assumerà le proprie responsabilità.
Posso assicurare che la nostra Associazione ha sempre offerto sul punto la massima disponibilità ad un confronto ed a mostrare “sul posto” le criticità e i pericoli denunciati. Ciò detto, ritengo che, per suo conto, l’Amministrazione sia tenuta ad ascoltare la voce dei cittadini ed a perseguire esclusivamente il bene comune, con la piena consapevolezza che i problemi “tecnici” vadano risolti e non creati.
Auspico, pertanto, che vi sia un ripensamento da parte del Sindaco e del Responsabile, dichiarandomi disposto, a nome dell’Associazione, a tutto quanto occorrerà per l’istruttoria favorevole della pratica, non esclusa la raccolta fondi per gli interventi sulla cartellonistica, qualora si tratti di un problema di bilancio.