Come noto, lo scorso 19 maggio il Governo ha emanato il decreto rilancio che contiene importanti misure volte a promuovere la ripresa delle attività turistiche.
È stato previsto l’esonero dal 1° maggio fino al 31 ottobre 2020 dal pagamento della Tosap, la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, oltre allo snellimento delle pratiche burocratiche o per l’ampliamento delle superfici già concesse.
Sono state previste specifiche “Esenzioni dall’imposta municipale propria-IMU per il settore turistico, in considerazione degli effetti connessi all’emergenza sanitaria da COVID 19”. Per l’anno 2020 non sarà dovuta la prima rata IMU sugli immobili degli stabilimenti termali oltre che sugli immobili rientranti nella categoria catastale D/2, agriturismi, affittacamere, case e appartamenti per vacanze, b&b, campeggi etc, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.
I mancati introiti per le casse comunali verranno compensati con trasferimenti statali, così come verranno ristorate le minori entrate derivanti dalla mancata riscossione dell’imposta di soggiorno.
Tutto ciò vale per l’intero territorio nazionale, senza che le amministrazioni locali debbano adottare particolari atti o prodigarsi in particolari sforzi.
Queste misure messe in campo dal Governo rappresentano una boccata di ossigeno verso quelle categorie più duramente colpite dalla crisi in corso. Ma non possono rappresentare da sole un progetto di ripresa dell’economia fiuggina: per questo ci preoccupa l’enfasi con cui, a Fiuggi, sono state annunciate dal sindaco Baccarini che tenta, nella confusione, di far passare come proprie le iniziative adottate a livello nazionale e non chiarisce bene in che modo le stesse sono integrate a livello locale.
Iniziamo a comprendere perché per mesi non siano state convocate commissioni o consigli comunali: in assenza di qualsiasi proposta o strategia di rilancio, l’amministrazione continua a limitarsi a recepire ed applicare le indicazioni degli enti superiori e a lanciare proclami privi del supporto di valutazioni chiare ed atti specifici.
Noi di Fiuggi Viva crediamo che non basti. Vanno fatti sforzi maggiori, tesi a chiarire le risorse a disposizione da utilizzare e a favorire chi decide, nonostante tutto, di tenere aperta la propria attività o di visitare da turista la nostra città.
Sui tributi riteniamo comunque necessario intervenire in maniera decisa con una riduzione della TARI alle Utenze Non Domestiche forzatamente chiuse nella prima parte dell’anno. A queste ultime sarebbe anche importante destinare altre forme di sostegno, magari a fondo perduto.
È evidente, infatti, che le utenze commerciali e non domestiche – obbligate a chiudere – non hanno usufruito del servizio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Così come è evidente che i servizi resi dalla Diodoro sono stati differenti da quanto preventivato.
Sulla Tassa per l’occupazione del suolo pubblico (Tosap) occorre maggiore coraggio: il Consiglio comunale dovrebbe lavorare per superare definitivamente questa tassa, passando Cosap. applicando un canone comunale invece che una tassa statale, garantirebbe maggiore autonomia decisionale per l’Ente, consentendo così di poter prevedere importi minori oltre che ulteriori agevolazioni per i cittadini, per le occupazioni di suolo pubblico, per i passi carrabili e per altri aspetti sostanziali. Proprio come già accade in molti comuni turistici.
articolo a cura di Martina Innocenzi, Angelo Terrinoni ed Alessandra Pirazzi del gruppo consiliare Fiuggi Viva