I Carabinieri della stazione di Sgurgola lo avevano già denunciato ieri – venerdì 5 giugno – per aver mandato in frantumi le suppellettili e gli arredi dell’abitazione di via Pietra Rea di cui era locatario nel pieno centro storico di Sgurgola; ma lui – un 45enne di nazionalità rumena – non si è dato per vinto e, con un gesto ancora più sconsiderato, ieri pomeriggio attorno alle 18.00 ha appiccato il fuoco alla stessa abitazione, poco distante dalla sede della stazione dei Carabinieri, mettendo a repentaglio la vita delle molte altre persone che vivono nella stessa zona.
L’intervento dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco
Solo il provvidenziale intervento dei Carabinieri della locale stazione coordinata dal mar. Gaetano Sodano e quello dei Vigili del Fuoco di Fiuggi, prontamente intervenuti sul posto, ha scongiurato il peggio; il 45enne, subito dopo, è stato portato via ammanettato dagli stessi militari. Per lui, molto probabilmente, questa mattina scatterà una nuova denuncia.
Distruzione della statua di San Leonardo: potrebbe essere stato lui
Inoltre, l’uomo sarebbe pure l’autore della distruzione della statua di San Leonardo, custodita nell’omonimo eremo, fatto – questo – che ha sconvolto, gettandola nello sconforto, l’intera comunità paesana; lo stesso primo cittadino Antonio Corsi nel corso della sua consueta diretta Facebook serale ha dichiarato che “a breve, al massimo entro domani (oggi, per chi legge – n.d.r.), i responsabili del gesto sconsiderato e sacrilego perpetrato a discapito della nostra intera comunità verranno assicurati alla Giustizia; ho presentato formale denuncia presso la caserma dei Carabinieri di Sgurgola e sono fiducioso sull’esito delle indagini che i nostri militari stanno portando avanti“.
Lo sfogo del sindaco, su Facebook: “ha candidamente ammesso di aver fatto tutto questo perché in preda ai fumi dell’alcool”
Poco dopo la mezzanotte di oggi, poi, lo stesso sindaco ha postato uno sfogo sulla sua bacheca Facebook. Eccolo:
La testimonianza di una nostra lettrice: “un gesto vile anche per chi non è credente”
Un atto, quello della distruzione della statua del santo, ritenuto dall’intera comunità vile ed inutile; “tutti siamo molto colpiti da quanto accaduto – ci riferisce una nostra giovane lettrice che vive nel centro storico di Sgurgola – non si tratta di essere o meno credenti: quella statua rappresentava, per il popolo di Sgurgola, un affettuoso riferimento alle nostre tradizioni e alla nostra storia. Mi auguro – ha concluso la ragazza – che venga fatta presto Giustizia e che presto vengano individuati i responsabili di tale scempio”.
A rinvenire la statua gettata nella scarpata, ieri mattina, erano stati due volontari recatisi sul posto per compiere dei lavori di bonifica: “appena arrivati sul posto si sono accorti che la statua del santo, ivi custodita da decenni e rimossa una sola volta all’anno in occasione della processione in onore del santo patrono, era stata gettata nella scarpata ed era andata distrutta”, ha affermato il primo cittadino Antonio Corsi.
Oltre ad aver distrutto la statua del santo patrono, la stessa mano potrebbe aver pure abbattuto diversi segnali indicanti il percorso che porta all’eremo e provocato i numerosi danni alla struttura dell’oasi di San Leonardo, distante – in linea d’aria – almeno tre chilometri dal luogo in cui sorge l’eremo.
Tanti i messaggi di vicinanza e di dispiacere giunti al sindaco Antonio Corsi per lo sconsiderato gesto; eccone alcuni:
Aggiornamento: il comunicato stampa dell’Arma dei Carabinieri di Frosinone
Di seguito, pubblichiamo integralmente e senza modifiche la nota stampa inviata alla nostra redazione dai Carabinieri del Comando provincia di Frosinone:
Questa Mattina, in Sgurgola, personale del locale Comando Stazione Carabinieri, a conclusione di specifica attività info-investigativa, intrapresa a seguito del danneggiamento commesso nei confronti della statua in gesso consacrata raffigurante il Santo Patrono “San Leonardo”, deferivano in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone un 45enne, di nazionalità rumena e residente nel predetto comune (e già gravato da vicende penali per reati contro il patrimonio e la persona) poiché autore del grave danneggiamento della Statua del Santo Patrono. L’attività posta in essere permetteva ai militari operanti di raccogliere inconfutabili elementi di colpevolezza nei confronti dell’uomo che, nella notte del 06 giugno u.s., introdottosi all’interno di una cappella aperta al pubblico sita in quella località San Leonardo, danneggiava gravemente il calco in gesso del Santo scaraventandolo in una scarpata.
Tra l’altro l’uomo, veniva anche deferito in stato di libertà poiché, nella decorsa serata, si rendeva responsabile di ulteriore danneggiamento a seguito di incendio, di vari mobili presenti nell’abitazione a lui locata da un’anziana del posto e che già aveva danneggiato in data 5 giugno u.s. venendo poi conseguentemente deferito.