La bicicletta è sempre più un simbolo di rinascita e libertà di una fase nuova che ci richiama ad una maggiore responsabilità verso la nostra salute e le risorse naturali che non sono infinite, accompagnando la nostra storia dalla lotta partigiana alle manifestazioni per il Clima.
Se fino a qualche tempo fa era vista principalmente come un mezzo che riguardava solo il tempo libero o lo sport, adesso viene vista all’interno di un settore sempre più articolato, al cui interno si trovano la mobilità urbana, la salute, la tutela dell’ambiente, la produzione con i relativi accessori, l’ecoturismo, l’editoria e i servizi per le imprese.
Ancor più nel momento che stiamo attraversando, la bicicletta può essere un mezzo ideale per cambiare la nostra società. Sempre più italiani scelgono di pedalare non solo per spostamenti quotidiani casa-scuola casa-lavoro, ma anche per andare in vacanza.
In tempi di Coronavirus, la bicicletta conferma la sua utilità sociale perché se vado in bici non inquino e soprattutto mantengo le distanze, peraltro le due ruote sono un mezzo accessibile dal punto di vista economico e adatto a tutte le tasche
E’ il momento delle scelte coraggiose che sappiano ridisegnare un nuovo modo sostenibile per muoversi in città, partendo proprio dalla bicicletta, con interventi che mettano in sicurezza il ciclista (troppe sono ancora le vittime sulle nostre strade) come ad esempio delineare in modo strutturale delle reti ciclabili intermodali ai mezzi di trasporto pubblici senza aggiungere ulteriori costi al normale biglietto di viaggio.
Aumentare le zone a traffico limitato nelle nostre Città vuol dire anche valorizzare gli aspetti paesaggistici e culturali presenti in tutta la nostra Penisola, inoltre la bici, vista anche la sua evoluzione verso la pedalata assistita oltre alla tradizionale pedalata muscolare, è la candidata ideale per garantire libertà e sicurezza negli spostamenti a tutti i cittadini oltre ad aria più pulita per i nostri polmoni e città più vivibili per tutti.
Per questo la nuova Rivoluzione sarà ecologica e non potrà che arrivare in bici e tutto “semplicemente” con infrastrutture leggere e non impattanti dalle ciclabili in città alle strade bianche delle nostre campagne, interventi leggeri e a basso costo ma diffusi su tutta la penisola che possono moltiplicare nuova e sana occupazione.
Il divulgarsi dell’uso della bici come mezzo per gli spostamenti oltre ai noti benefici alla nostra salute, aiuta a recuperare spazi urbani e verdi che sarebbero inesorabilmente occupati per costruire nuovi parcheggi per auto, inoltre in tutte le città in cui hanno eliminato i parcheggi e messo le piste ciclabili, si è registrato un incremento di fatturato lungo queste bike-line.
La bici da anni vive in un momento di ascesa ed in questa fase è ancor più evidente, un fattore importante è sicuramente l’incentivo attualmente previsto, ma non basterebbe a spiegare l’esplosione di un fenomeno, Il grande interesse attuale nei confronti della bicicletta è a prescindere dagli incentivi che il Governo ha inserito negli ultimi provvedimenti. La maggiore propensione all’utilizzo della bicicletta come mezzo per la mobilità urbana sta generando un mix favorevole, che può diventare più strutturale, contribuendo così a un vero cambiamento culturale.
A giudicare dal crescente numero di biciclette sulle strade, gli italiani hanno sempre più voglia di pedalare, l’allentamento del lock-down ha permesso a tanti cittadini di riscoprire il piacere di muoversi pedalando, i negozi di bici sono stati presi “d’assalto” ovunque anche nei Comuni non rientranti nel bonus bici esaurendo presto le loro scorte, molti hanno recuperato bici che avevano nella soffitta o nella cantina.
La nostra priorità deve essere costruire un modello di sviluppo compatibile dal punto di vista ambientale, capace di invertire in maniera drastica e immediata l’abitudine al sovra inquinamento, al sovra consumo e sfruttamento delle risorse naturali. È un modo di vivere non più accettabile e tollerabile. La bicicletta può rivelarsi un mezzo di svolta nell’economia ambientale delle città italiane. Nei Paesi dove i pedali prevalgono sui motori i vantaggi sono per tutti: riduzione dei costi e del consumo di suolo dedicato alle infrastrutture, minor dipendenza dalle importazioni di carburante, riduzione del traffico, miglioramento della qualità dell’aria e riduzione dell’inquinamento con il conseguente beneficio sanitario.
Il rilancio del mezzo a pedali è anche uno stimolo alla filiera produttiva, infatti, secondo un’indagine di Confindustria/Ancma del 2018, l’Italia, nonostante una rete ciclabile molto carente, si conferma maggior produttore europeo di bici con un fatturato di 1,3 miliardi di euro, oltre ai 7,6 miliardi attribuiti da Legambiente al cicloturismo (che a livello di UE vale 44 miliardi di euro).
La bici è un ottimo mezzo di locomozione ma anche un ottimo strumento per produrre energia. Per questo motivo il gruppo musicale dei Têtes de Bois l’ha scelta per i loro concerti che d’ora in poi saranno alimentati dall’energia prodotta dalle pedalate degli spettatori.
La politica non può che interrogarsi sull’utilità di un mezzo come la bicicletta nella costruzione di un modello di società più ecocompatibile, per questo come Sinistra Italiana abbiamo promosso un webinar , il 16 giugno dalle ore 21 alle ore 23 dal titolo “La Rivoluzione arriva in bicicletta: dalla mobilità urbana all’ecoturismo”
con:Andrea Satta, cantautore, scrittore, pediatra e ideatore del palco a pedali dei Tetes de Bois; Elisabetta Piccolotti, responsabile naz. Cultura Sinistra Italiana; Rossella Muroni, ecologista e deputata di LEU; Alessandra Bonfanti, responsabile mobilità dolce e attiva di Legambiente; Giada Stefana, ciclomeccanica, assemblea nazionale di Sinistra Italiana.
L’incontro sarà coordinato da Marco Maddalena, cicloamatore, direzione nazionale Sinistra Italiana.
Per partecipare basta iscriversi collegandosi a questo link. Al termine dell’iscrizione, si riceverà un’e-mail di conferma con informazioni su come partecipare al webinar.