Dal circolo di Gioventù Nazionale di Anagni riceviamo la nota che segue e che pubblichiamo integralmente e senza modifiche di seguito:
Leggendo la nota congiunta della minoranza contro il finanziamento di 70.000 euro ottenuto dal consigliere comunale di FdI e vicepresidente provinciale di Gioventù Nazionale Davide Salvati per l’adeguamento antincendio della scuola “R. Ambrosi De Magistris” più di qualche perplessità di natura politica nasce.
A fare la parte del leone in quel documento è la firma del consigliere comunale di minoranza Gianluigi Ferretti, che in Consiglio Provinciale siede con Fratelli d’Italia, e che ancora una volta si diletta nei suoi “giri di valzer” politici degni dei migliori trasformisti.
Resta difficile capire come Ferretti faccia a restare in FdI – senza avere la tessera per giunta – dopo aver attaccato non solo l’Amministrazione Natalia, di cui FdI è la forza di maggioranza relativa, ma un esponente di punta del suo stesso partito come il consigliere Salvati da cui Ferretti avrebbe, sia per storia militante che sotto il profilo politico ed amministrativo, tanto da imparare.
Se fosse una figura di spessore Ferretti dovrebbe fare una serena riflessione e domandarsi quali siano i punti di contatto con FdI accorgendosi di non essere, per storia politica e convinzioni personali, parte integrante di questo partito e trarre le dovute conclusioni. A quanto pare però ci troviamo di fronte ad una controfigura alquanto sbiadita della politica locale che sceglie di sedersi dal lato della barricata che più conviene agli “apprendisti stregoni” cui si accompagna e che, battuti sonoramente nelle elezioni del 2018, si ostinano ancora a voler rientrare a Palazzo da Iseo dalla finestra.
Ci domandiamo quali risultati abbia ottenuto Ferretti per Anagni a Palazzo Iacobucci e come possa ancora sedersi accanto ai consiglieri Maura e Furtivo senza provare un moto di vergogna dopo aver attaccato ripetutamente Fratelli d’Italia Anagni ed i suoi esponenti. Anagni non ha un consigliere provinciale di riferimento, c’è un consigliere nato ad Anagni ma nulla più.
Essere giovani e non avere interessi ci permette di avere la “parresia”, cioè il diritto di dire la verità, di essere franchi e di non dover nascondere dietro ad inutili orpelli retorici quelle che sono le conclusioni politiche che da questa vicenda si traggono ineluttabilmente: quanto richiesto da Fratelli d’Italia Anagni qualche mese fa, cioè l’espulsione di Ferretti dal partito, resta ancora valido, non ce ne siamo dimenticati, e ci teniamo a ricordarlo anche a chi di dovere che non si può tenere nel proprio partito chi in Provincia ammicca al centrosinistra ed in Comune dopo essere stato sponsor di Casapound firma comunicati assieme al Partito Democratico – sotto la cui amministrazione non un soldo di finanziamenti arrivò nelle casse comunali tanto per ricordarlo alla consigliera Tagliaboschi – ed alla sinistra radicale.
Tra le parole “Fratelli d’Italia” e “Ferretti” esiste una contraddizione in termini ed è il rischio che si corre quando si portano sugli scudi dei dilettanti allo sbaraglio che sono convinti che per fare politica basti avere i titoli di studio e che né la militanza né la preparazione – quella vera – servano.