Si sta concludendo un anno scolastico che rimarrà negli Annali della storia italiana, per i risvolti imprevedibili e travolgenti che lo hanno caratterizzato in seguito alla pandemia da Covid-19. Mai avremmo immaginato di assistere alla chiusura delle scuole e mai avremmo pensato che la didattica a distanza sarebbe divenuta l’unica realtà possibile per continuare a mantenere contatti e relazioni tra studenti e insegnanti, divisi dal lockdown.
Tuttavia, la Dirigente, prof.ssa Daniela Germano, noi docenti e tutto il personale dell’Istituto Comprensivo secondo di Anagni, ci siamo subito attivati per ripensare ad un’altra forma di fruizione dell’Insegnamento da parte degli alunni, che potesse far entrare la Scuola nelle case, affinché si mantenesse vivo il sentimento di appartenenza alla comunità scolastica e fosse soddisfatta la necessità dello stare insieme e di elaborare costruttivamente la nuova esperienza.
Mettendo in campo le nostre risorse e, molte volte, tirandone fuori alcune che non sospettavamo di avere, fin dai primissimi giorni abbiamo attivato le videolezioni sulla piattaforma Zoom, a cui si sono uniformate tutte le classi dell’Istituto, per non disorientare le famiglie che dovevano seguire la didattica di più figli e per dare a tutti la possibilità di partecipare. La scuola, infatti, è per tutti noi il luogo fondamentale della vita sociale, del confronto e della crescita. Il Ministero dell’Istruzione ha ricordato spesso che una buona didattica è fondata sulla relazione e sullo scambio e ha invitato più volte gli insegnanti a fare riferimento al proprio sentire didattico e al proprio senso di responsabilità.
Di fronte a questa situazione inedita e straordinaria, la nostra scuola ha accettato la sfida ed è ripartita per dare risposte e per far sentire forte la sua presenza. Gli alunni hanno risposto positivamente, con tanta voglia di fare e di sperimentare. In questa fase è stato molto importante il supporto delle famiglie, soprattutto per gli alunni della scuola dell’infanzia e primaria, dove il livello di autonomia era minore. Per i piccoli della scuola dell’infanzia, le docenti hanno organizzato più incontri settimanali, proponendo loro delle semplici e divertenti attività come, per esempio, la crescita delle piantine da diversi semi o la realizzazione di storie con protagonisti creati con vari materiali, grazie anche al supporto delle mamme.
Gli alunni di scuola primaria hanno addirittura partecipato ad un viaggio di istruzione virtuale in cui sono stati curati tutti i particolari, compresa la visita ai musei e l’alloggio in albergo. Notevoli sono state le capacità tecnologiche acquisite da tutti gli alunni in breve tempo e anche noi insegnanti abbiamo sperimentato nuove tipologie didattiche sempre più digitali senza per questo sottovalutare il gesto grafico.
Tutte le mattine abbiamo continuato a vedere i nostri alunni, rimodulando il normale orario di svolgimento delle lezioni in presenza. Molte delle dinamiche tipiche dell’ambiente classe, il contatto, la complicità, ma anche il desidero di scherzare insieme, si sono così mantenute. Grazie alla DaD, gli studenti hanno potuto terminare l’anno scolastico portando regolarmente a conclusione la programmazione stabilita ad inizio di anno scolastico.
Certi che la didattica a distanza non potrà mai sostituire quella in presenza, ci auguriamo di poter riprendere regolarmente il nuovo anno scolastico, continuando a mettere in campo le competenze tecnologiche acquisite per una scuola sempre più digitale ed inclusiva.
editoriale a cura dello staff del Secondo Istituto Comprensivo