Vola alto il nome di Anagni e della splendida Casa Barnekow – antica dimora che fu del barone svedese Alberto di Barnekow – grazie a Oreste Cerasaro, Nello Di Giulio, Guglielmo Viti e Maurizio Pofi che ieri pomeriggio, sabato 27 giugno, hanno presentato alla stampa il progetto di restauro della facciata che potrà essere realizzato grazie al finanziamento di 48mila euro ottenuto dalla Regione Lazio nell’ambito dell’avviso pubblico per la valorizzazione delle dimore e dei giardini storici regionali.
Con questa iniziativa si punta a preservare e a far conoscere un bene storico che non è solo un’opera del patrimonio artistico cittadino bensì un vero e proprio documento della storia di Anagni: il restauro – si è detto in conferenza stampa – consentirà alla Città di riappropriarsi totalmente di un luogo della collettività, un edificio storico di grande interesse culturale.
Il progetto, redatto dallo stesso architetto Maurizio Pofi e dalla figlia Caterina con le fotografie scattate dal bravo fotografo anagnino Simone Morini, riguarda il portico di accesso alla Casa Barnekow e rientra nella tipologia delle opere di restauro su beni culturali mobili e superfici decorate di beni architettonici.
Le operazioni previste nel progetto di restauro interesseranno le pitture murali, gli stucchi policromi, l’intonaco, la muratura di “opera incerta”, i mattoncini e il cotto del pianerottolo, la pietra a facciavista, la pulitura della superficie del peperino, il marmo, la pittura su tavola.
Il finanziamento ricevuto dalla Regione Lazio che ammonta a circa 48mila, però, non è sufficiente a coprire i costi relativi al recupero intero della facciata “pertanto – è stato detto in conferenza stampa – c’è la necessità di individuare ulteriori fondi necessari agli essenziali interventi di recupero”. Si tratta di un progetto certamente ambizioso ma non impossibile da realizzare, per il quale a breve partirà una campagna mirata in cui un apposito comitato lavorerà in sinergia.
L’auspicio è che il resto delle risorse necessarie al restauro (circa 50mila euro) venga assicurato da stanziamenti di aziende private e da donazioni di privati cittadini che avrebbero così la possibilità di dimostrare concretamente il loro amore per la città di Anagni e, in particolare, per un bene che appartiene alla storia viva della comunità anagnina.
Soddisfazione ed entusiasmo sono stati espressi a viva voce dal presidente del comitato di quartiere Cerere, l’avv. Luca Santovincenzo, anche lui presente, ieri, alla conferenza stampa: “è l’inizio di un percorso che vedrà risplendere nei prossimi mesi gli affreschi e le lapidi della facciata della storica dimora del nostro quartiere. Questo è quello che accade quando una équipe di persone serie, preparate e competenti si mette a servizio del bene comune, Oreste Cerasaro, Maurizio Pofi, Guglielmo Viti, Nello Di Giulio, ai quali saremo per sempre grati”.