Di seguito riportiamo integralmente e senza modifiche la nota stampa inviata a questa redazione da Maria Veronica Rossi della Lega Giovani di Frosinone:
Ci avevano promesso un piano straordinario di un milione di euro per la sostituzione delle vecchie caldaie con impianti di nuova generazione (mezzo milione a disposizione dei privati e l’altra metà per l’ammodernamento di quelli scolastici di competenza provinciale) per contribuire in maniera fattiva al miglioramento della qualità dell’aria, ma, come al solito, è rimasto tutto lettera morta.
L’amministrazione provinciale di Frosinone, omologandosi al marchio di fabbrica di Regione e Governo nazionale, entrambi a trazione Pd, a chiacchiere e a promesse va forte, solamente che, poi, la realtà ti presenta il conto e, ad oggi, a meno che non ci sia stato qualche provvedimento carbonaro, del famigerato bando per l’ammodernamento degli impianti termici, fattore principale nell’inquinamento atmosferico di cui soffre pesantemente la Valle del Sacco, tanto sbandierato quando c’era da conquistare notorietà e titoli sui media nel momento di massima emergenza, non v’è alcuna traccia.
Il consigliere delegato all’ambiente Vincenzo Savo e il presidente Pompeo, addirittura, in un roboante comunicato stampa del 23 gennaio scorso avevano dichiarato che: “a breve verrà pubblicato un bando attraverso il quale saranno erogati contributi ai privati per la sostituzione delle vecchie caldaie con impianti di ultima generazione, che saranno installate anche negli edifici scolastici superiori, di competenza della Provincia”.
Sono passati cinque mesi e dobbiamo amaramente registrare il vuoto pneumatico. La cosa, tuttavia, non stupisce più di tanto se si pensa, poi, che la Provincia, sempre attraverso il suo presidente Pompeo e il suo consigliere delegato all’ambiente Savo, ha saputo produrre in quantità industriali solamente tavoli tecnici, alquanto improduttivi e sterili, per partorire, alla fine, nell’inverno scorso, una misera domenica ecologica, totalmente inutile per gli effetti che ha prodotto anche perché svoltasi a più di un mese di distanza (alla faccia dell’urgenza!) dall’esplosione dell’emergenza polveri sottili che stavano soffocando le nostre comunità.
Siamo certi che la politica scaricherà, more solito, le sue responsabilità sui tecnici, o si nasconderà dietro l’emergenza Covid-19 (eppure altri enti hanno continuato a produrre atti e bandi nonostante tutto), ma a questo punto c’è bisogno di un’operazione verità. Ci piacerebbe essere smentiti con la lieta novella dell’avvenuta pubblicazione del bando, ma essendo l’auspicio purtroppo infondato, pretendiamo di sapere (perché sulla salute dei cittadini non si scherza) se e quando il bando verrà pubblicato, non foss’altro perché sarebbe una concreta testimonianza di esistenza in vita della Provincia, che non può essere utilizzata da taluni solamente per una bulimica accumulazione di cariche presso altri enti e associazioni.