“Il sindaco Daniele Natalia con la storia della riattivazione dei servizi di chirurgia ambulatoriali, ovvero i famosi interventi Apa, ha dimostrato che la sua azione politica per la salvaguardia dell’ex ospedale è solo una pura e semplice propaganda, da realizzarsi su Facebook”; è la risposta dell’opposizione consiliare alle parole del primo cittadino di Anagni pubblicate nei giorni scorsi dal nostro giornale.
“Tralasciando un attimo le sue assurde dichiarazioni sulla questione suddetta, vogliamo sottolineare alcune stranezze. Ad esempio, si fa ricorso al Tar contro la chiusura PPI e in seguito, con giudizio pendente in istruttoria, si vota a favore di un atto aziendale che cancella ufficialmente il PPI, praticamente il sindaco scrive anzitempo la bocciatura del proprio ricorso per il quale si paga pure l’avvocato.
Si fanno commissioni sanità con documenti sottoscritti unanimi ma viene poi sostenuto e votato tutt’altro nelle sedi che contano.
Si fanno post e articoli in cui si scrive che si sta lavorando con la ASL per la riapertura dell’ospedale, per poi scoprire che così non è giacchè non ci sono documenti scritti che lo provano.
Si continua falsamente a dire che esiste un’azione comune dei sindaci per la valorizzazione del nostro ex ospedale ma i fatti dicono altro. Chi sono questi sindaci? A nostro avviso è saltato tutto visto che non esiste ad esempio nessun coordinamento di questi. Di cosa parla allora Natalia?
Esulta per la riattivazione della chirurgia ambulatoriale, che era stata semplicemente sospesa, evidentemente, per esigenze relative all’emergenza covid19. Esulta per la riattivazione di quegli interventi Apa, ottenuti in seguito al precedente atto aziendale, che lui e molti suo consiglieri contestavano e addirittura denigravano pubblicamente su Facebook.
Così non si va da nessuna parte. Non vogliamo essere partecipi di questa presa in giro ai cittadini di Anagni.
A questo punto riteniamo sia doveroso un consiglio comunale, anche aperto, affinché tutto venga chiarito”.