“I monti avranno le doglie del parto, nascerà un ridicolo topolino”; inizia con una citazione di Orazio la nota inviata a questa redazione dai consiglieri comunali di minoranza facenti parte del gruppo “Aquino Finalmente Nuova”, “attuale e quasi profetica se rapportata alla vicenda del tanto annunciato, sbandierato, propagandato e spacciato come tale (ad un mese della oramai trascorsa campagna elettorale) il nuovo Piano Regolatore Generale e ad oggi divenuto un “illustre sconosciuto””.
“E questo in spregio, neanche a dirlo, alle promesse fatte ai cittadini aquinati durante l’ultima campagna elettorale – spiegano Fausto Tomassi, Isabella Di Nallo e Rita Di Sotto – quando, a mò di questuanti, il sindaco Libero Mazzaroppi ed i suoi candidati chiedevano e raccoglievano consensi con l’illusione, venduta a piene mani, che di lì a massimo sei mesi avrebbe stravolto l’assetto urbanistico della Città ed avrebbe finalmente permesso a coloro i quali attendevano da anni di poter costruire o ampliare i loro manufatti laddove, sino a quel momento, non era consentito dal vecchio PRG“.
“Peccato però – aggiungono dalla minoranza – che sono trascorsi ben oltre due anni e del nuovo Piano Regolatore Generale non c’è neppure l’ombra.
Ma Mazzaroppi, oramai ci abbiamo fatto il callo, annuncia eventi straordinari mettendo in moto la sua maestosa macchina propagandistica, peraltro ben ricompensata con elargizioni clientelari varie, e partorisce solo “ridicoli topolini”.
E, ancora: “d’altra parte noi di Aquino Finalmente Nuova questo “inganno elettorale” lo denunciammo sui palchi quando cercammo di mettere in guardia i nostri concittadini, spiegando che non era stato adottato alcun nuovo Piano Regolatore ma solo un documento di indirizzo preliminare, peraltro scriteriato nelle scelte per le ragioni che si spiegheranno brevemente di seguito, costato la modica cifra di 100.000,00 euro ed il cui iter di approvazione, contrariamente alle bugie di Mazzaroppi, sarà tutt’altro che breve e lineare.
“Starete a vedere di cosa siamo capaci”, diceva il primo cittadino in campagna elettorale, rimandando tutto ovviamente al dopo 10 giugno 2018. Ed evidentemente sapeva anche bene il perché.
Ma la storia, purtroppo per i cittadini, è sempre la stessa.
Come ebbe l’ardire di inaugurare tre giorni prima del voto la Scuola elementare (ristrutturata con un mutuo di circa un milione di euro che paghiamo e pagheremo noi, mentre lo Stato finanziava milioni di euro a fondo perduto per tali interventi) facendovi affluire illegittimamente, in quanto l’opera non era ancora stata completata e, quindi, in maniera scorretta e con grave abuso oltre un migliaio di persone allo stesso modo, un mese prima delle ultime elezioni, osò convocare una conferenza stampa nella Sala consiliare del Comune a cui invitò tutta la stampa locale per dare l’annuncio, evidentemente falso, dell’adozione del nuovo PRG.
L’attuale vicesindaco Risi invece lo definì addirittura uno strumento rivoluzionario, una svolta epocale per Aquino, un cambiamento che avrebbe assicurato sviluppo e crescita alla città, salvo poi omettere di spiegare che, con l’approvazione del PUGC e non del nuovo Piano regolatore, non avevano approvato proprio un bel niente se non un documento preliminare che avrebbe avuto un iter lungo, incerto e tortuoso.
Ma oltre al danno c’è evidentemente anche la beffa. Infatti, come se non bastasse l’inganno perpetrato ai danni dei cittadini nel momento più caldo della campagna elettorale, nel citato documento di programmazione si è previsto di modificare in maniera assolutamente scriteriata e purtroppo non emendabile ove si persista, la destinazione dell’area verde del locale stadio comunale ad area da destinare all’edilizia privata, per dare evidentemente seguito ad un progetto “RIBALTIAMO LA CITTA’”, ed il nome è già tutto un programma, che prevede la speculazione edilizia sull’area del campo sportivo e la eliminazione dell’ unico vero polmone ecologico (dove c’è l’Oratorio, la sala Giovenale, le Scuole, l’Asilo e dove c’è già un’alta densità abitativa) della Città. Ma su questo evidentemente torneremo presto ed in maniera compiuta.
Ed allora in conclusione, riteniamo sia doveroso chiedere al primo cittadino, in quale cassetto si è arenato il progetto del PRG? Di quanti cittadini, in piena campagna elettorale è stata carpita la fiducia con la promessa che entro sei mesi avrebbero potuto realizzare ciò che da anni desideravano ed attendevano?
Forse i figli dei nostri figli avranno il privilegio di assistere a questo miracolo? Ci dica, allora, il Sindaco quando la sua montagna finalmente partorirà questo ridicolo topolino (costato peraltro ai cittadini circa 100.000,00 euro)!
“La speranza è evidentemente che, non essendoci nell’immediato elezioni in vista, non si continui a raccontare frottole ai cittadini. Tanto più che dovrebbe sapere bene il primo cittadino, che prima o poi, tutti i nodi giungeranno al pettine. Ed allora saranno dolori, ed è bene che lo sappia sin da ora. Buona Domenica a tutti”.