“Le decisioni assunte dai partiti del centrodestra sulle candidature a Sindaco del Comune di Colleferro ci lasciano basiti. Si è scelta una strada sbagliata, nella forma e nella sostanza”. Azione Popolare, la formazione politica che fa capo all’ex sindaco ed ex sottosegretario, Silvano Moffa, non usa mezze misure per censurare quanto accaduto nella coalizione di centrodestra.
“Azione Popolare e Colleferro 2.0, liste civiche presenti nelle ultime elezioni amministrative – si legge in un documento diffuso alla stampa – liste capaci di ottenere due consiglieri e un numero di voti complessivamente superiore a ogni altra formazione di centrodestra, avevano presentato, a Gennaio, una proposta di radicale rinnovamento che offrisse alla città uno schieramento unitario e nuove figure di candidati, facendo emergere una nuova classe dirigente. Questo sforzo è stato vanificato dagli egoismi, dai personalismi e dalla inettitudine di chi ha dimostrato assoluta incapacità di leggere i bisogni reali della città.
La disarticolazione del centrodestra che è scaturita da tale miope visione non fa che rafforzare in noi il convincimento di lavorare per ricreare le condizioni di una alternativa al governo della sinistra che maturi nel corpo vivo della Comunità. Un progetto per il futuro, dunque, sganciato dallo sterile e inconcludente personalismo di personaggi che hanno distrutto quel che di positivo la Destra aveva costruito nel corso degli anni; anni che segnarono, a partire dalla prima elezione diretta del Sindaco, nel 1993, una decisa svolta di crescita per la nostra città”.
“Azione Popolare e Colleferro 2.0, pertanto, non prenderanno parte con proprie liste alle prossime elezioni amministrative – conclude il documento – una scelta consapevole, che porta a prendere le distanze da chi mostra di avere una considerazione davvero misera della Politica e di nutrire poco rispetto nei confronti della stessa cittadinanza che ambirebbe ad amministrare. Per noi, e per chi vorrà condividere la nostra scelta, si aprirà una nuova stagione di impegno civile, politico e culturale, attraverso forme organizzative e iniziative di presenza alternativa nel territorio, tese a dar voce alla parte sana della città che non si rassegna al decadimento morale, politico, economico e sociale in cui Colleferro sta ormai precipitando. Faremo sentire la nostra voce. Fuori dal coro. Lontani da ogni compromesso di bassa lega. Vicini alla nostra gente”.