“Anziani: un bene comune”: questo il titolo del progetto intercomunale che vede il Comune di Piglio Comune Capofila di un partenariato avviato con i Comuni di Acuto, Trevi nel Lazio e Filettino, risultato vincitore dell’ Avviso Pubblico “Bene Comune”, pubblicato dall’ISMA – Istituti di Santa Maria in Aquiro – Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza e che è valso il riconoscimento di un importante contributo economico di €35.000.
In risposta all’obiettivo generale proposto dal bando di dare una pronta risposta all’emergenza socio-economica determinata dalla pandemia, i quattro Comuni della provincia di Frosinone intendono ampliare gli interventi già avviati negli scorsi mesi per la popolazione anziana rimasta isolata durante la pandemia, con risposte ai nuovi bisogni emergenti di reintegrazione e miglioramento delle condizioni socio-ambientali e di qualità della vita
L’obiettivo sarà raggiunto con: l’acquisto di generi di prima necessità (igiene personale, prodotti alimentari) attraverso l’emissione di buoni spesa; azioni socio-assistenziali personalizzate e di gruppo per il supporto all’anziano con accompagnamenti occasionali mirati; informazione e aiuto nel disbrigo delle pratiche e nei percorsi necessari per il loro espletamento; interventi su emergenze segnalate dai servizi sociali; visite domiciliari e raccolta informazioni per il monitoraggio delle situazioni; coinvolgimento di associazioni locali che esplicano servizi sociali sul territorio; fornire un sostegno temporaneo ai nuclei familiari con anziani in condizioni di disagio economico, fragilità psico fisica e sociale; l’individuazione delle nuove povertà e di nuovi beneficiari in stato di bisogno nonché di fasce di bisogno non ancora emerse o conosciute ai servizi sociali; rafforzare la rete di sostegno dei territori, attraverso il profit e il no-profit presente.
Le amministrazioni dei Comuni si propongono di mettere in atto azioni specifiche per migliorare la vita della popolazione anziana presente sul territorio. Il Comune capofila di Piglio è responsabile nei confronti di ISMA per tutte le attività che saranno descritte ed intende attuare insieme agli altri Comuni una progettualità che nasce dalla capitalizzazione delle buone prassi acquisite ed individuate durante gli anni di collaborazione insieme nel sostegno alle fasce svantaggiate.
Si tratta di una progettualità pensata con attività riproducibili in tutti i Comuni, sostenibili e che permettono il raggiungimento dell’obiettivo attraverso una ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie, allo stesso tempo garantendo la tutela della privacy del cittadino beneficiario degli interventi. Quest’ultimo è stato rilevato dai noi Comuni come un “aspetto sensibile” da tenere in conto per la buona riuscita delle nostre iniziative.
Il Comune di Piglio e gli altri Comuni proponenti sono piccole Comunità con una densità abitativa molto bassa, tipica di quei luoghi in cui gli abitanti si conoscono tra di loro, molto spesso anche o soltanto sulla base della diffusione di “pettegolezzi di strada o tra vicini di casa”. Questo genera negli abitanti più vulnerabili per le loro problematiche sociali come i cittadini anziani, una conseguente vergogna ed umiliazione che rende loro più restii nel chiedere aiuto o nel massimizzare gli aiuti ricevuti.
“Tale consapevolezza – si legge in una nota congiunta inviata a questa redazione – ha portato ad una rilettura dei nostri interventi e ad individuare forme attuative che, quando possibile, siano caratterizzate dall’essere forme di intervento “leggere” e “non invasive” della vita delle persone”.
Nel far ciò diventa importante e più intensiva un’ opera che sia in grado di raccogliere e verificare il bisogno individuale per tradurlo e coniugarlo in forme di intervento personalizzate e che non generino stigmatizzazioni.
Il progetto “Anziani Bene Comune”, infatti, porta questa visione e prevede quale modalità per restare prossimi al cittadino anziano, l’intermediazione degli attori del terzo settore presenti sul territorio ed in particolare la collaborazione ormai consolidata negli anni con la cooperativa sociale H-Anno Zero, individuata a seguito di manifestazione di interesse a rilevanza pubblica.