Centro storico e viale Regina Margherita, cuore dello struscio e della vita sociale cittadina, proibiti ai disabili in carrozzina a causa della sosta selvaggia di automobili, furgoni e scooter nei pressi degli scivoli a loro adibiti. Quello dei parcheggi incivili negli stalli destinati ai disabili, o peggio ancora, nei pressi degli scivoli, è un problema che non riguarda le normative, non riguarda la burocrazia: è una questione culturale. E Anagni, come tante altre città, è parecchio distante dalla sua risoluzione.
Spesso infatti la città appare una “giungla” nella quale anche una semplice passeggiata richiede coraggio e una notevole dose di pazienza e di sopportazione del prossimo.
A denunciarlo sono i fratelli Guido e Fabio, nostri cari lettori, che spesso si avventurano per le strade del centro cogliendo ogni volta l’occasione per cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica sugli abusi compiuti ai danni dei cittadini disabili.
La loro ultima segnalazione, in ordine di tempo, è quella che vi mostriamo e che risale a ieri, domenica 16 agosto: un’auto impunemente parcheggiata sulle strisce, sul passo carrabile, di traverso, davanti a uno scivolo per i disabili, e a pochi metri da un segnale che vieta il posteggio in quell’area, chiudendo di fatto ogni varco a Guido che può muoversi esclusivamente in carrozzina.
“Inciviltà e menefreghismo sono indicativi dell’auto lasciata in sosta sulle strisce pedonali e sopra lo scivolo per disabili, senza preoccuparsi del disagio che poteva recare“, spiega Guido ad anagnia.com. E aggiunge: “vorrei far provare a queste persone per un giorno non solo la mia carrozzina, ma anche il dolore nel vedere le facce di quelli che non si curano di chi, come me, ha questo tipo di problemi. Un vero e proprio attentato all’altrui libertà morale o di autodeterminazione, che costringe ogni volta le persone con disabilità a cambiare percorso, rinunciare a recarsi in determinati posti, tollerare situazioni purtroppo insostenibili“.
Ma quello di ieri, come si evince dalle foto che qui pubblichiamo e che ci sono state inviate dagli stessi Guido e Fabio, non è l’unico caso di grave mancanza di rispetto nei confronti di persone con disabilità; queste foto sono state scattate nelle scorse settimane:
“Una buona mobilità non è solamente a misura del disabile, ma una ricchezza e un vantaggio per tutte le categorie di persone e per tutte le età”, conclude Guido. E gli scalini, in effetti, sono un ostacolo anche per molte persone anziane, per le mamme con i passeggini, per i bambini piccoli, per chi si trova temporaneamente a camminare con le stampelle o in carrozzina per un incidente. Speriamo che la pubblicazione di questo articolo possa servire a farlo comprendere meglio.