Cento anni dalla nascita di un genio nazionale e internazionale, che ha reso grande nel mondo il cinema italiano: Federico Fellini, regista dai cinque Oscar, dall’immaginario potente e dalle soluzioni visive strordinariamente originali e innovative. Per l’occasione, mentre nel resto d’Italia si susseguono gli eventi per le doverose celebrazioni, che vedono come capofila Rimini, luogo di nascita, martedì 25 agosto (ore 21) la nostra città termale, Fiuggi, dedicherà al personaggio una serata presso l’elegante location dell’Hotel Villa Igea.
Sarà Massimo Cardillo, storico e critico cinematografico, a delineare il percorso di Fellini attraverso una conversazione con Serena Pallone, già collaboratrice di emittenti televisive e carta stampata, che “sfoglierà” idealmente il block-notes dello studioso frusinate e presenterà al pubblico una significativa antologia di spezzoni tratti dalle pellicole più note del cineasta. Cardillo, infatti, incentrerà il suo intervento soprattutto sulla lunga intervista che il Maestro gli rese quarant’anni fa, nel leggendario Teatro 5 di Cinecittà, e non mancherà di fornire allo spettatore indispensabili chiavi di lettura per i suoi film, ormai entrati nella storia della cultura non soltanto cinematografica, meritevoli di essere ri/scoperti, a distanza di decenni, anche da quel pubblico che non ha avuto modo di apprezzarne o comprenderne l’arte. Così, scene e sequenze ormai cult tratte da “Lo sceicco bianco”, “I vitelloni”, “La strada”, “La dolce vita”, “Amarcord” e da tanti altri capolavori – grazie anche alle interpretazioni di attori eccellenti, primi fra tutti Giulietta Masina (moglie del regista), Alberto Sordi, Marcello Mastroianni, Anthony Quinn, Donald Sutherland – riveleranno il dono “rabdomantico” di Fellini, quello di saper guardare lontano, di aprire squarci e orizzonti nel passato e nel futuro, di coniugare un’analisi profonda della società con la poesia dell’animo umano.
L’ingresso è libero fino alla capienza massima consentita dalla normativa Covid-19.
per questo articolo si ringrazia la collega Serena Pallone