Nel Comune marsicano di Cerchio, in provincia de L’Aquila, si è svolta la XXIV cerimonia che ha rievocato la “Bulla Indulgentiarum” di Bonifacio VIII (24 agosto 1300).
Per la questione Covid, non è stato possibile svolgere il consueto e partecipato Corteo Storico, ma in ogni caso la manifestazione è stata onorata con una mostra con gli abiti del corteo e con la firma di un Patto di Amicizia tra il Comune di Cerchio, il Comune di Anagni e l’Accademia Bonifaciana “quale segno tangibile – come ha voluto sottolineare il Sindaco di Cerchio Avv. Gianfranco Tedeschi – tra le due Comunità e la volontà a sviluppare per il tramite dell’Accademia Bonifaciana, iniziative culturali”.
Sono intervenuti all’evento – organizzato con precisione dall’Amministrazione Comunale cerchiese – diverse autorità civili, religiose, politiche e militari tra cui il parroco di Cerchio Padre Cajetan Ugboma, in rappresentanza della Diocesi dei Marsi. Presente per la prima volta in qualità di Sindaco di Anagni, l’Avv. Daniele Natalia, con il comandante della Polizia Locale Dott. Roberto Necci, insieme al Gonfalone della Città. Tra gli interventi previsti ed attesi, quello del Rettore Presidente dell’Accademia Bonifaciana di Anagni Comm. Dott. Sante De Angelis, che per la sedicesima volta ha partecipato all’evento, insieme con il Delegato della Regione Abruzzo per l’Accademia Bonifaciana avv. Lucio Cotturone, al Vice Direttore Artistico maestro Elton Almeida Rodrigues e al Consulente per il coordinamento di Comunicazione e alle Relazioni con il Pubblico rag. Massimo Le Pera.
Dopo la firma del “Patto” il Presidente De Angelis, ha rivolto, un sentito saluto alle Autorità ed invitati: “Grazie perché con la vostra iniziativa fate memoria annuale del nostro più illustre Concittadino, Papa Bonifacio VIII legato con la Comunità di Cerchio dalla Bolla Indulgentiarum… Lazio e Abruzzo, Anagni e Cerchio. Due realtà che oltre a confinare geograficamente sono accomunate da una storia, da un papa, da una tradizione, da valori d’altri tempi. Un corteo storico, che oggi per la pandemia del Coronavirus, non è stato possibile espletare, ma abbiamo potuto ammirare ugualmente i costumi esposti nel cortile interno del comune, non è solamente una semplice rievocazione di usi e costumi dell’epoca ma è innanzitutto un’occasione per stabilire un collegamento tra gli accadimenti di ieri e quelli di oggi, un modo per vivere il presente consci del nostro passato che ci caratterizza e ci forma… – ha sottolineato il Rettore Presidente – ringrazio vivamente tutti coloro che hanno permesso la realizzazione della presente manifestazione, il caro Sindaco di questa Comunità dott. Gianfranco Tedeschi, con il quale abbiamo siglato lo scorso 28 settembre ad Anagni, il Patto di Amicizia e la delegazione del Comune di Anagni, capeggiata quest’anno dal Sindaco in persona, che ringrazio sentitamente per la sensibilità mostrata”.
Anche il Sindaco avv. Daniele Natalia, ha voluto esternare i saluti e l’impegno per concretizzare in il “Patto” fresco di firma tra Cerchio, la città dei Papi e la Bonifaciana. “La comunanza tra le nostre due Comunità è la Bulla Indulgentiarum – ha ricordato il Primo Cittadino di Anagni – che fu redatta da Bonifacio VIII nel 1300 e inviata alla chiesa parrocchiale di San Bartolomeo in Cerchio, insieme con la bolla di indizione del primo giubileo dell’era cristiana e con quella concessa alla piccola cellula benedettina di San Pietro. Il Pontefice, rivolto alla Chiesa universale, intendeva ristrutturarne e potenziarne l’organizzazione territoriale, partendo dalle piccole realtà locali. Il documento, esposto per tre volte anche ad Anagni, grazie all’intervento dell’ Accademia Bonifaciana, è attualmente conservato dalla diocesi dei Marsi e l’atto ufficiale siglato anni fa di Gemellaggio tra Anagni e Cerchio, rinvigorito oggi con la firma del Patto di Amicizia, non può che giovare ad entrambe. Sarebbe anche auspicabile il ripristino della indulgenza plenaria che la suddetta Bulla espone con tanta solennità”.
La manifestazione si è conclusa con la celebrazione della Santa Messa, presieduta dal parroco padre Cajetan, allietata dall’organo suonato dal maestro Almeida Rodrigues, dove ha partecipato oltre a Natalia, Tedeschi, De Angelis e Necci, anche una bella rappresentanza della popolazione locale.