Maurizio Berretta, capogruppo per la Lega Salvini Premier al consiglio comunale di Ferentino, si è formalmente rivolto in data odierna al Prefetto di Frosinone per metterlo al corrente della mancata risposta da parte del Sindaco di Ferentino Antonio Pompeo all’interrogazione consiliare presentata lo scorso 3 settembre.
Tale interrogazione, come riportato anche dal nostro articolo, riguardava il mancato rinnovo del Nucleo Tecnico di Valutazione del Comune di Ferentino: la risposta da parte del sindaco avrebbe dovuto pervenire nei termini regolamentari entro il 13 settembre scorso.
“Premesso che il Nucleo Tecnico di Valutazione del Comune di Ferentino in carica ha una durata che va dal primo luglio 2017 al 31 marzo 2020, D.G. 31 del 29 marzo2017 – spiega Berretta in una nota inviata a questa redazione – ad oggi si è oltrepassata la scadenza di quasi sei mesi; altresì – aggiunge il battagliero consigliere – risulta “singolare” la Determinazione del Responsabile del Settore n.1, la n. 839 del 31 dicembre 2019, che non riporta le somme da impegnare ed imputare per le spettanze dei professionisti che compongono l’organo stesso, ma che invece di fatto i compensi vengono comunque pagati“.
“Nella stessa – prosegue Berretta – chiedo di conoscere i motivi per i quali non si è proceduto, nei tempi previsti per legge, al rinnovo e se tale comportamento sia rispettoso della competente normativa, altresì se è intenzionato ad indire un bando pubblico per permettere a tutti i professionisti, avvocati, commercialisti ecc. ecc. del territorio di partecipare per l’eventuale nomina in seno al Nucleo“.
E, ancora: “considerato che il comportamento omissivo del sindaco e del presidente del Consiglio comunale viola l’articolo 43 del D.lvo267/2000 che prevede il diritto dei consiglieri comunali di presentare interrogazioni e mozioni, di ottenere dagli uffici competenti tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato, che tale grave omissione è reiterata nel tempo anche su precedenti interrogazioni, che la mancata risposta è da interpretare a tutti gli effetti come una mancata risposta alla Cittadinanza tutta, poiché l’amministrazione è tenuta a riscontrare tali istanze non solo per questioni di correttezza istituzionale, nonché di elementare buona educazione, ma per chiarire le linee di indirizzo del Governo cittadino ed orientare così al meglio le azioni dei consiglieri”.
“Detta violazione – conclude Berretta – compromette il diritto del singolo consigliere comunale e poter esercitare con pienezza il mandato consiliare. Ho pertanto provveduto a segnalare formalmente a S.E. Il Prefetto di Frosinone, la grave e perdurante violazione di legge, chiedendo allo stesso di valutare la sussistenza dei motivi di grave ed urgente necessità per l’adozione dei provvedimenti di cui all’art.141 D.lgs 267/2000, considerando anche tutte le precedenti mancate risposte nei termini previsti di legge, ovvero delle misure ritenute opportune, stante l’impossibilità di assicurare il rispetto dei diritti dei consiglieri comunali”.