Il 3 ottobre di vent’anni fa all’improvviso arrivò, in forma strettamente privata al santuario, sua Santità Giovanni Paolo II.
Il vescovo Loppa, prima della celebrazione eucaristica, ha intitolato con una targa la chiesa sotterranea a San Giovanni Paolo II, benedicendo e incensando successivamente una teca contenente la Reliquia con una ciocca di capelli del Santo, autenticata dal Vaticano, e regalata dal Cardinal Comastri.
Durante l’omelia il Vescovo Loppa ha parlato della sua gioia nel celebrare questa giornata, tra le più significative del suo episcopato, dedicata ad uno degli uomini più importanti della Chiesa, un uomo come noi, grande di cuore e grande nel rapportarsi ai fedeli. Ha poi ricordato le varie tappe del pontificato di San Giovanni Paolo II, iniziando dalla sua frase storica “Aprite, anzi spalancate, le porte a Cristo!”.
Dopo la solenne celebrazione eucaristica di oggi, Monsignor Fisichella ha tenuto una conferenza in cui ha presentato la figura forte di San Giovanni Paolo II, sostenendo l’importanza di spalancare il nostro cuore al Signore, che conosce tutto della nostra vita e soprattutto vuole donare serenità e pace. Ha ribadito come questa sia un’occasione per i tanti pellegrini che frequentano questo santuario di camminare sulla strada della Santità, accompagnate dall’esempio di San Giovanni Paolo II.
Don Alberto Ponzi ha aggiunto che con questa giornata e con l’intitolazione della chiesa sotterranea, i pellegrini avranno l’occasione di ringraziare Dio Trinità per il dono della visita di San Giovanni Paolo II al santuario. Il Rettore ha poi donato a Monsignor Fisichella, in segno di ringraziamento, una medaglia in bronzo scolpita dallo scultore Egidio Ambrosetti di Anagni.