Nella notte tra domenica e lunedì, nei pressi del casello autostradale di San Vittore, le pattuglie della Polizia Stradale hanno localizzato un’autovettura Audi braccata dalle forze dell’ordine.
Il conducente del mezzo, alla vista dei poliziotti, incurante dell’alt, dopo aver accelerato ha iniziato a zigzagare pericolosamente tra i veicoli in transito sull’A/1, azionando un lampeggiante ed una sirena, come quelli in uso alla Polizia, detenuti illegalmente.
Gli operatori accortisi dell’uso abusivo dei sistemi di emergenza, anche a salvaguardia dell’incolumità degli utenti, hanno richiesto l’intervento di altre unità operative che hanno provveduto a rallentare il traffico sulla tratta autostradale interessata.
Dopo 20 km di inseguimento, nel territorio del comune di Marzano Appio, i cinque fuggitivi, sentitisi in trappola e vistisi raggiunti, hanno arrestato la marcia dandosi alla fuga nei campi adiacenti l’autostrada ma, dopo una violenta colluttazione con gli agenti, quattro di loro sono stati presi ed arrestati.
I fermati, tutti residenti nel campo nomadi di Secondigliano, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, con a carico anche dei provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale e diversi “alias” per sottrarsi ai controlli delle forze dell’ordine, su disposizione dell’A.G. sono stati associati al carcere di Santa Maria Capua a Vetere.
Il veicolo Audi, al quale erano state applicate delle targhe rubate e che già in varie occasioni era sfuggito ai controlli nella zona del Cassinate, è risultato appartenere ad un altro soggetto che è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.
All’interno del veicolo sono stati rinvenuti arnesi atti allo scasso, a riprova della pericolosità dei soggetti che con l’utilizzo di sirene e lampeggianti erano in grado di favorirsi la fuga.