Da quanto si è appreso dalla stampa, è iniziato il processo che vede l’assessore Fiorini chiamato a rispondere, in qualità di imputato, per il reato di ricettazione. Non solo. Sembrerebbe che a difenderlo in giudizio sia proprio il sindaco Alioska Baccarini, che in tal modo confonde pericolosamente i ruoli di avvocato e sindaco. Per questo riteniamo inevitabile un chiarimento pubblico e grave il velo di silenzio calato dall’amministrazione intera su questa vicenda. Non una parola. Nessuna spiegazione ai cittadini e agli elettori.
Ci chiediamo: i consiglieri di maggioranza cosa ne pensano della determinazione del sindaco nel difendere in giudizio un suo assessore? Si tratta di una mera difesa tecnica o va interpretata anche come una presa di posizione politica, a difesa della poltrona ottenuta da Forza Italia nella giunta comunale? Non è forse vero che il sindaco deve tutelare gli interessi di un’intera collettività (non di una persona) così come un assessore deve poter svolgere l’attività politica ed amministrativa scevro da ogni condizionamento? Se così è, pare opportuno che un assessore diventi cliente dell’avvocato sindaco, in un procedimento penale?
A nostro avviso, se fosse confermato quanto riportato dalla stampa, saremmo di fronte ad uno scempio istituzionale. Una conferma dell’arroganza di un’amministrazione che, sin dal primo giorno di mandato, ha gestito la cosa pubblica senza condivisione, trasparenza e rispetto per la comunità. Dimostrando di confondere l’amministrare con il comandare.
Nel merito dei capi di accusa per cui l’assessore Fiorini è sottoposto a processo, tutti siamo garantisti. Fino alla conclusione dei procedimenti, deve vigere la presunzione di innocenza. Ma qualora nelle aule di tribunale le cose non vadano nel verso auspicato dall’assessore e dal sindaco, è evidente che a dimettersi da ogni ruolo pubblico dovranno essere tutti. Compresi i compagni di maggioranza che non hanno colto, o avuto il coraggio di cogliere, l’inopportunità del doppio ruolo rivestito dal sindaco in questa che rimane, comunque, una bruttissima pagina della storia politica ed istituzionale del Comune di Fiuggi.
NOTA stampa a cura dell’associazione Fiuggi Viva