Per raccontare una storia ci vuole coraggio. E di coraggio Francesco Boezi – giornalista e collaboratore de IlGiornale.it – ne ha avuto parecchio. Di recente ha infatti pubblicato per la casa editrice Gondolin “Fenomeno Meloni. Viaggio nella Generazione Atreju”, un libro che narra la storia di Fratelli d’Italia e l’ascesa del suo leader Giorgia Meloni. Ma non solo. Con questo testo, che sta avendo notevole successo soprattutto fra i più giovani, l’autore ha conferito nuova dignità alla destra italiana, nel tempo ghettizzata e messa all’angolo da una classe politica che non ne riconosceva la dignità e il valore.
Boezi, che attualmente vive a Roma ma è cresciuto ad Alatri in Ciociaria, ha ripercorso passo dopo passo tutte le tappe fondamentali che hanno portato alla nascita di Fdi, a cominciare dal famoso congresso di Viterbo nel 2004 dove Giorgia Meloni “intanto aveva cominciato a volare, perché aveva osato farlo”. E osare a destra è sempre stato possibile, non fosse altro perché le sfide vere non hanno mai spaventato – né tantomeno colto impreparato – chi ha desiderato confrontarsi in maniera sincera con la realtà e con quello che comunemente viene definito Spirito dei Tempi.
Ma chi è esattamente Giorgia Meloni? Boezi lo spiega chiaramente senza troppi giri di parole. “Giorgia” è una che si è fatta da sola, la sua militanza parla chiaro e nessuno la può negare; le sue battaglie, le sue vittorie (ma anche le sue sconfitte) sono frutto di studio, impegno e passione. Quella passione che ha portato il leader di Fdi a rappresentare una bella fetta dell’elettorato nazionale, senza mai dimenticare di interpretare all’interno delle istituzioni “la mano dominante del popolo”, come sottolinea molto bene l’autore del libro nella premessa iniziale.
Del resto, nessuno può dire che l’ascesa e il consolidamento di Fratelli d’Italia attualmente in corso non siano evidenti e sarà premura di chi avrà tempo e voglia restare ad osservare fin dove porterà tale percorso.
Una cosa è certa: i primi successi già sono noti. Basti pensare all’affermazione alla carica di sindaco di Roberto Caligiore a Ceccano dove “tre o quattro delle liste” che hanno rappresentato la sua proposta elettorale “sono riferibili a Fratelli d’Italia”. Ceccano, come spiega Boezi nel testo, è solo una delle tante contee di Fdi sparse per l’Italia; il partito della Meloni è infatti riuscito a dar vita ad una classe dirigente valida e preparata in grado di parlare la voce del popolo.
E proprio a Ceccano ha attecchito il “ruspandinismo”, ossia quel filone di pensiero riconducibile al senatore Massimo Ruspandini. Insomma “Fenomeno Meloni” è un testo di cui si sentiva davvero la necessità, non solo per donare nuova linfa alla storia della destra italiana, ma soprattutto per affermare che a destra nessuno è figlio di un Dio minore. “Fenomeno Meloni” serve per far comprendere che la parola comunitarismo è essenziale per chi allontana da sé il principio “dell’uno vale uno”, serve per gridare a gran voce che i ragazzi di “Giorgia” sono cresciuti e oggi sono validi amministratori locali e nazionali.
“Fenomeno Meloni” è quindi anche un documento tutto da leggere per chiunque desideri conoscere le vicende di Fratelli d’Italia e del suo leader.
articolo a cura di Angelica Stramazzi