Il Tribunale Amministrativo del Lazio, sezione distaccata di Latina, ha rigettato il ricorso avanzato dagli occupatori dei manufatti ad uso artigianale, contro l’ordinanza di demolizione del Comune di Filettino. Le opere realizzate alla fine degli anni ’80 sull’area sita lungo la Via Panoramica, senza il parere paesaggistico, del nulla osta sismico, e con il piano degli insediamenti produttivi solo adottato ma non approvato, erano stati già oggetto di demolizione nel 1999, mai eseguite. Né tantomeno erano state acquisite al patrimonio comunale come proposto dalla Procura.
A ridosso delle elezioni del giugno 2018, una ditta locale aveva eseguito un ulteriore ampliamento con lamierati e baracche e si era creata una situazione di degrado di tutta l’area. Quest’ultimo abuso ha portato la locale stazione Carabinieri ad indagare nuovamente sulla questione, rimasta irrisolta da oltre venti anni.
“L’ufficio tecnico del Comune – dichiara il sindaco Gianni Taurisano – si è immediatamente attivato per ricostruire la vicenda ed ha ottenuto un finanziamento di circa 200.000 euro per eseguire le prime opere per il contenimento gravitazionale ed idrogeologico, i cui lavori avranno inizio a breve“.
“Purtroppo, sulla cosiddetta area artigianale – ha aggiunto poi il primo cittadino – insistono i magazzini dove le numerose attività lavorative di Filettino custodiscono i loro macchinari ed attrezzature e l’eventuale demolizione dei manufatti metterà in seria crisi gli occupatori, già interessati da una situazione economica e sociale incerta“.
Ricordiamo che solo qualche settimana fa è stata messa la parola fine alla vicenda del Consorzio Campo Staffi, in liquidazione dal 2011.