Un palese fallimento: non usa mezzi termini il consigliere comunale ferentinese Maurizio Berretta, capogruppo Lega Salvini Premier, riferendosi alla didattica a distanza nelle scuole per i ragazzi con disabilità, “obbligati anch’essi a stare a casa al pari dei propri coetanei normodotati“.
Un DCPM quest’ultimo che, secondo Berretta, da sempre in prima linea per quanto riguarda il tema della disabilità “obbliga gli Istituti superiori ad adottare almeno al 75% la Didattica a Distanza, e che di fatto lascia soli senza alcun supporto, che sia “sostegno” o “specialistica”, se non sempre nella fattispecie della “DaD”.
“La mia proposta – spiega Berretta – è quella di dare l’opportunità, di intervenire in “deroga” alla disposizione, permettendo ai ragazzi con disabilità di frequentare giornalmente la scuola, in presenza di almeno l’insegnante di sostegno e l’assistente della specialistica, chiaramente con le dovute precauzioni, potrebbero così far lezione sia individuale, che anche di classe, potendo al quel punto collegarsi con la didattica a distanza direttamente dall’istituto, avendo se non altro un sensibile vantaggio, quello del supporto delle due figure di riferimento”.
“Non ha senso – aggiunge Berretta – lasciare un ragazzo con le sue difficoltà, in una lezione a distanza, praticamente solo, dove riesce talvolta a fare al massimo lo spettatore per il più delle volte disattento“.
“Nelle fasi emergenziali – conclude Berretta – le fasce più deboli hanno la priorità, ma spesso ce ne dimentichiamo con troppa facilità; si parla di inclusione troppo spesso quando non serve, faccio appello ai rappresentanti eletti sul nostro territorio affinché si facciano portatori d’istanza nei confronti di che elabora ed emette questi provvedimenti. Purtroppo quando manca la concertazione, la condivisione nelle scelte, questo è uno degli errori più classici che si possono commettere”.