I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando Compagnia Carabinieri di Frosinone hanno tratto in arresto, nella tarda serata di ieri, venerdì 30 ottobre, due persone (un 41enne di origini bulgare ed un 37enne di origini albanesi) residenti a Frosinone ed entrambi gravati da specifiche vicende penali, poiché colti nella flagranza dei reati di possesso di documenti falsificati, ricettazione e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Nello specifico, i militari, durante l’espletamento della predetta attività preventiva, hanno eseguito un servizio di osservazione e pedinamento nei confronti dei due; successivamente, insospettiti dal loro fare, hanno deciso di effettuare d’iniziativa le relative perquisizioni personali e domiciliari. Tali attività hanno consentito, difatti, di rinvenire nell’abitazione del primo un bilancino di precisione intriso di cocaina ed un passaporto rilasciato dall’Autorità albanese risultato, a seguito delle previste verifiche essere falso;, presso l’abitazione del secondo (il 37enne albanese), i militari hanno invece rinvenuto una busta contenente 110 gr. di marijuana.
Nell’occorso, è stata altresì rinvenuta, nella disponibilità di quest’ultimo, anche una chiave di un magazzino comunale adibito a rimessa attrezzi, sito presso l’ex sede della Motorizzazione Civile dove, i due, entrambi addetti al verde urbano per conto del Comune di Frosinone, si recavano giornalmente anche oltre l’orario lavorativo.
La successiva perquisizione estesa anche in questi locali ha permesso di rinvenire ulteriori 3 kg di marijuana, in parte già suddivisa in dosi e pronte per essere vendute, insieme a della sostanza da taglio.
Oltre allo stupefacente, sempre negli stessi locali, sono state trovate anche tre slot-machines ed una macchinetta cambia monete, provento di un furto perpetrato in un bar di Alatri nella notte del 19 ottobre scorso.
L’intero quantitativo di stupefacente rinvenuto, il bilancino e la sostanza da taglio contestualmente sono stati sottoposti a sequestro mentre le slot-machines ed il cambia monete sono state restituite ai legittimi proprietari.
Ad espletate formalità di rito, gli arrestati, così come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria, sono stati trasferiti nelle rispettive abitazioni e posti agli arresti domiciliari.