“Litterarum radices amarae, fructus dulces”. Ne erano consapevoli già gli antichi: l’apprendimento e la cultura costano fatica, ma danno poi il loro dolce frutto. Dolce, come il sapore della soddisfazione di sapere che il migliore Liceo Classico della provincia è il “proprio”, quello in cui si studia o si è studiato, quello in cui si lavora, quello che ha sede nella città in cui si abita.
A riconoscere il Liceo Classico “Dante Alighieri” di Anagni come il migliore della provincia di Frosinone è Eduscopio, l’ente afferente alla Fondazione Agnelli che, ogni anno, stila la classifica delle migliori istituzioni scolastiche d’Italia, comparando 7.400 scuole sulla base dei voti di maturità e dei risultati universitari e lavorativi. Scopo della classifica di Eduscopio è orientare le famiglie nella scelta della scuola secondaria, ma i risultati rappresentano un’occasione di riflessione per tutta la comunità.
Alla base del primato del “Dante Alighieri” c’è sicuramente un’alchimia di fattori: negli ultimi anni l’Istituto ha saputo innovarsi e adeguarsi al cambiamento tecnologico e sociale, ponendo particolare attenzione all’inclusione degli alunni, andando incontro alle diverse esigenze di apprendimento personalizzato, portando avanti numerosi progetti di ampliamento culturale e con funzione orientativa alla scelta dei percorsi universitari, favorendo una didattica laboratoriale ed innovativa, capace di accogliere prontamente e con esiti ragguardevoli anche la sfida della didattica a distanza nell’attuale situazione emergenziale pandemica.
Tuttavia, il primato del “Dante Alighieri” non è il successo soltanto dell’Istituto, di chi lo dirige, dei docenti, del personale amministrativo ed ausiliario e degli studenti, ma è soprattutto il successo dei valori che il Liceo Classico in generale incarna e “tramanda”, tanto più nell’attuale momento storico in cui lo studio degli antichi viene considerato anacronistico. Petronio ci aveva avvertiti, “Amor ingenii neminem umquam divitem fecit”, l’amore per la cultura non produce facili guadagni, ma chi acquisisce una formazione classica ha un’arma differente per affrontare le situazioni della vita: che si voglia chiamare sensibilità, apertura mentale, spirito critico, attenzione consapevole, humanitas è comunque qualcosa che permette di vedere oltre ciò che appare e di darne interpretazioni personali.
È la capacità di comprendere i nostri simili, di entrare in empatia e non fermarsi all’apparenza. Diversamente dal passato in cui il Liceo veniva considerato anche una strada per l’affermazione sociale, oggi la maggior parte dei ragazzi si iscrive al Liceo Classico perché ama le materie che studia. La passione esercitata ogni giorno sui libri e sulle attività didattiche proposte è la stessa che verrà impiegata dalle donne e dagli uomini di domani in qualsiasi ambito sociale saranno impiegati, con un approccio e un senso di responsabilità differenti, probabilmente gli stessi che hanno permesso ai maturandi dello scorso anno di distinguersi e far distinguere il loro e il nostro Liceo classico “Dante Alighieri”.
articolo a cura del prof. Adriano Gioè e della prof.ssa Rossella Ricci