Domina in questo presepio, realizzato negli anni 54-60, la grotta dove è rappresentata la nascita di Gesù.
I movimenti dei personaggi e le varie fasi dall’alba al tramonto e dalla notte all’alba erano sincronizzati da meccanismi ad orologeria, di cui P. Quirico era esperto.
Ora, con l’avvento di nuove tecnologie, sono collegati al computer.
Nel fondo della grotta è rappresentato l’Empireo in cui è presente il Padre, da cui si irradiano dei raggi di luce continua, come segno dell’eternità.
Prima di giungere a Gesù, vi sono ancora due cieli aperti, che richiamano la simbologia del Paradiso dantesco:1° cielo, 2°cielo.
I movimenti dei personaggi della grotta sono significativamente espressivi:
Gesù, si eleva leggermente dalla culla e allargando le braccia sembra compiere un gesto di accoglienza, verso quanti lo visitano;
Maria, apre le braccia come segno di stupore e congiunge le mani in preghiera;
Giuseppe, umilmente s’inchina ed adora l’Emmanuele.
Le figure dei vari personaggi richiamano in larga parte i mestieri artigianali degli anni 50-60 delle nostre zone.
Ogni angolo ed ogni personaggio hanno una caratteristica ed un fascino particolare legato ad un’epoca passata e ad un modo di vita semplice legato all’essenziale, ma anche ricco di valori morali, di fiducia nella Provvidenza, di apertura sociale, di amore familiare e di rispetto della natura di cui si gustavano le bellezze ed i frutti stagionali.
In ultimo c’è il simpatico personaggio che ringrazia ed augura un Santo Natale a quanti pongono l’offerta.
P. Angelo Di Giorgio, P. Gabriele, P. Domenico, P. Alessandro e frate Lazzaro sono pronti ad accogliere di nuovo i numerosi visitatori per far gustare loro un angolo di Paradiso ed il conforto di una parola di pace e bene.
articolo e foto di Giorgio Alessandro Pacetti