“Una notizia che non avremmo voluto leggere e né commentare: il Comune di Anagni perde l’ennesima opportunità di finanziamento a fondo perduto di opere strategiche funzionali al salto di qualità della nostra città”. E’ quanto si legge nella nota inviata a questa redazione dal dott. Nello Di Giulio, consigliere comunale del gruppo Anagni cambia Anagni, nota che – di seguito – pubblichiamo in forma integrale e senza modifiche:
Bruttissimo regalo di Natale per Anagni apprendere che il progetto dell’amministrazione nella partecipazione al bando “Luoghi della Cultura del Lazio” è stato considerato di così scarso valore da essere classificato alla 104ma posizione fuori da ogni ipotesi di finanziabilità.
Cinquemilioni e duecentomila euro assegnati ai primi 21 comuni classificati, di cui ben 12 hanno portato alle casse comunali somme prossime all’importo massimo di 300.000 euro a progetto.
Per Anagni, invece, dopo il flop sulla pista ciclabile e quello parimenti importante sull’Ostello della Gioventù, anche oggi assolutamente zero. La nostra città perde purtroppo anche quest’ulteriore finanziamento strategico a fondo perduto per la “Valorizzazione dei luoghi della cultura” indentificati nelle Aree archeologiche, Musei, Complessi monumentali, Archivi storici, Biblioteche.
Ci siamo battuti in ogni sede per far capire al sindaco ed alla giunta che Anagni avrebbe dovuto partecipare con un virtuoso progetto di recupero e valorizzazione dell’intera Area archeologia di Piscina il cui costo complessivo sarebbe stato certamente all’interno di quanto previsto ed i cui vantaggi culturali, turistico economico ed ambientali sarebbero stati di primissimo ordine ed a tempo indefinito.
Purtroppo quest’amministrazione ha inteso proporre una “ristrutturazione della biblioteca” per un opinabile importo di 299.834,42 euro sul massimale dei 300mila previsti. Pur conoscendo il buon processo di lavoro già svolto dagli addetti alla biblioteca nello storico palazzo del Monte Frumentario ristrutturato per volontà del compianto assessore Giovanni Stella, nessuna osservazione distonica abbiamo inteso fare in corso dell’esame regionale.
Ad oggi diciamo solo che Anagni ha perso, oltre i potenziali 300 mila euro a fondo perduto, anche l’opportunità di recupero e sviluppo turistico ambientale della sua area preziosissima archeologica mentre altri comuni come come Barbano Romano, Ischia di Castro, Amatrice, Corvaro-Borgorose, Minturno e Monterotondo hanno avuto tutti accordati finanziamenti intorno ai 300.000 euro ciascuno per la valorizzazione delle loro rispettive aree archeologiche.
Ancora un pessimo atteggiamento di questa amministrazione verso una nostra proposta strategica di sviluppo per Anagni. Un atteggiamento di chiusura che pesa come un macigno sulla necessita di rilancio della crescita economica e sociale della nostra città. Illuminare il Natale non basta se poi la città resta al buio per il resto dell’anno!