Pubblichiamo di seguito questa nota, inviata alla nostra redazione dal Partito della Rifondazione Comunista – Federazione Provinciale di Frosinone.
Siamo ad un’altra puntata della della via crucis che le disoccupate e dei disoccupati della nostra Provincia sono costrette/i a percorrere ogni anno per vedersi riconosciute le risorse che arrivano dagli ammortizzatori sociali in deroga, per questo un plauso và a Vertenza Frusinate, che con la lotta non fa spegnere le speranze di chi un lavoro l’ha perso da troppi anni e fatica a ritrovarlo.
Quelle famiglie devono avere dignità, hanno bisogno di un lavoro vero per dare un’alternativa e un futuro alle loro figlie e ai loro figli, il diritto al lavoro non lo stabilisce Rifondazione Comunsta, ma bensì la Costituzione Italiana.
Questi obiettivi li deve perseguire la politica che siede nelle istituzioni, essa deve avere il dovere di garantire questo diritto con tutti i mezzi a disposizione.
Pertanto, nell’ultimo incontro presso la regione lazio, si è discusso delle risorse da destinare alla mobilità in deroga delle aree di crisi complessa di Rieti e Frosinone, in cui si è raggiunto un’accordo sindacale che garantisce il proseguimento del pagamento dell’indennità che era ferma addirittura al luglio 2020, grazie a risorse pari a 8.444.000 euro.
Questo è un altro problema che si ripropone ogni anno, la regione non riesce a mantenere gli impegni presi su accordi sindacali sottoscritti, e lascia Lavoratrici e Lavoratori senza indennità per mesi e mesi, questo non è più accettabile!!! Basta!!! Qualcuno in regione si domanda come fanno a vivere queste famiglie?
E non si può fare sempre un problema di mancanza di risorse, per queste necessità primarie per la vita della cittadinanza in difficoltà, le risorse devono essere garantite sempre!!! Non con impegni del tipo: “Ve l’aggie apprumisse ‘o vulite pure?”.
Soprattutto dopo che nell’assemblea di vertenza Frusinate tenuta il 21 Dicembre a Frosinone, il portavoce del Presidente del Consiglio Regionale aveva annunciato che molto probabilmente prima di Natale venivano effettuati i pagamenti, e dalla folla qualcuno gli disse: “di quale anno?”… Aveva ragione, perché ancora non sono stati erogati!
Bisogna superare questo modo di fare, in Italia bisogna finirla di gestire le problematiche sempre in emergenza! Bisogna finanziare un piano nazionale contro la povertà e la disoccupazione, serve un reddito strutturale che sia un lontano parente del reddito di cittadinanza (che è servito solo a tamponare e a non dare risultati concreti), serve una politica industriale e per il lavoro vera, che guardi lontano e non a domani.
E’ inutile spendere miliardi di euro in formazione e in ammortizzatori in deroga, se poi non si può ricollocare nessuna e nessuno ad un lavoro vero, per fare questo ci vogliono politici con la spina dorsale, non commedianti che conseguono solo consenso a suon di like, senza mettere in campo azioni concrete per una popolazione che lentamente stà arretrando e perdendo quanto aveva conquistato in diritti e benessere sociale.
Dove si trovano i soldi? Semplicemente si vanno a prendere nelle tasche dei ricchi, attraverso una patrimoniale vera, applicata a redditi forti da un milione di euro in su, solo così possiamo ridare dignità a chi già stava pagando la crisi, che è stata aggravata notevolmente dalla pandemia in corso,.