Anno nuovo, tempo di bilanci e quello che si è appena concluso è stato un anno che ha messo a dura prova le casse comunali di Anagni; la pensano così i membri del locale circolo del Partito Democratico capitanati dal segretario Egidio Proietti.
Tanto per cominciare, si legge in una nota inviata a questa redazione, “già in piena estate si è organizzato il festival “Cultura e Identità” e tale evento ci è costato circa 15mila euro“.
Ed ancora, “ad ottobre sono state posizionate in città due mini-isole ecologiche (chiamate erroneamente isole ecologiche) che non danno ai cittadini che se ne servono nessuno sgravio in bolletta; il costo è stato di circa 20mila euro cadauna“.
“Durante le festività natalizie per non essere da meno rispetto all’estate – è scritto ancora nella nota – il solo allestimento montaggio e smontaggio luminarie natalizie ci è costato circa 80mila euro; ci chiediamo quante persone hanno potuto realmente ammirare queste luminarie visto che siamo stati costretti a restare in casa per settimane!”.
Ma in conti in tasca al sindaco e alla sua maggioranza non finiscono qui: “nel corso dell’anno appena trascorso sono state inoltre sostenute ulteriori spese: l’acquisto di 200 sedie per la sala della Ragione ci è costato circa 42mila euro; quello di due termoscanner per il palazzo comunale circa 10mila euro“.
“E per concludere l’anno in bellezza – proseguono quelli dei PD anagnino – si è affidato ad una società francese per ben venti anni un progetto che secondo l’amministrazione avrebbe comportato un ampliamento e miglioramento dell’illuminazione pubblica ma che nei fatti costringerà i cittadini di Anagni a pagare una bolletta ben più salata; un po’ come era successo con l’amministrazione Fiorito che ci ha regalato il cimitero più caro della Provincia ricorrendo sempre ad una società privata per la gestione”.
E, ancora: “sempre in quel Consiglio comunale del 23 dicembre si è parlato anche della necessità di voler realizzare un parcheggio sopra le mura; tale progetto, che prevede tra le altre cose la scomparsa del campetto di San Giovanni, è stato votato in consiglio dagli attuali amministratori di maggioranza senza battere ciglio a differenza di quattro anni fa quando gli stessi avevano criticato fortemente il progetto di riqualificazione dell’area da parte della precedente amministrazione”.
“Un cosa è certa – concludono i membri del locale circolo PD – se è passata la Befana al palazzo comunale difficilmente avrà lasciato doni e regali per l’amministrazione di Anagni ma solo tanto carbone per la gestione poco oculata da parte del Sindaco e della sua maggioranza e soprattutto si farebbe una domanda: ma i soldi lasciati dalla precedente amministrazione ci sono ancora o già stiamo raschiando il barile?“.