Si sono tenuti nel pomeriggio di venerdì 8 gennaio presso la Basilica Cattedrale di Santa Maria in Anagni, piena in ogni ordine di posti, i funerali di Lea Zegretti, madre del fondatore e rettore presidente dell’Accademia Bonifaciana Sante e di Patrizia De Angelis. Ci ha lasciato nella tarda mattinata dell’Epifania, aveva 70 anni da poco compiuti, essendo nata il 23 novembre 1950 da Sante (già Vice Sindaco di Anagni e Assessore negli anni cinquanta con la Giunta Lanzi) e da Antonietta Costa, ultima di tre figli dopo Elena (+2018) e Tonino (+2009), dopo una fanciullezza povera ma dignitosa, passata tra i vicoli e le vie della sua Anagni, in particolare nella zona San Michele (Ju Palazzaccio) dove viveva l’amata nonna paterna Maria Latini e le assidue frequentazioni nella parrocchia di San Giovanni, il 1 maggio 1971 si unisce in matrimonio in nella chiesa Cattedrale con Renato De Angelis, proveniente dal piccolo e ridente comune di Moricone (Roma), conosciuto durante la libera uscita di lui, giovane soldato in servizio al Distretto Militare di Roma. La loro unione, tra alti e bassi come in tutte le coppie di questo mondo, ma basate dall’amore vero, durerà 50 anni, mezzo secolo, anche se l’anniversario vero e proprio era a meno di quattro mesi, già dallo scorso anno, avevano prenotato la messa di ringraziamento nella storica Basilica che li vide giovani sposini e poi nel 1996 a celebrare in modo solenne il 25° di matrimonio con il Cardinale Alfonso Maria Stickler. Ogni cinque anni poi, come ha ricordato anche il celebrante principale, “Lea e Renato lo hanno festeggiato sempre in modo speciale: il 30° da Giovanni Paolo II, il 35° ed il 40° da Benedetto XVI… era previsto l’incontro con Papa Francesco a Santa Marta, ma il Signore ha voluto diversamente… Non dimentichiamo, inoltre, il suo servizio gratuito in episcopio ogni mattina dal 1988 al 2011 ai vescovi diocesani che si sono succeduti: mons. Luigi Belloli, mons. Francesco Lambiasi e mons. Lorenzo Loppa… tanti ancora la ricordano di prima mattina mentre si recava, con il sole, la neve, la pioggia, a prendere i giornali per loro e per la Curia…”. Tante sono le lettere che la famiglia conserva, specialmente di mons. Luigi Belloli, che periodicamente la ringraziava: “Alla gentilissima signora Lea sempre puntuale a portarmi le notizie del giorno. Un grazie sincero ed un cordiale augurio con la mia benedicente gratitudine”. Ha affrontato tutto con estrema serenità e forza la malattia incurabile, scoperta a metà 2019, grazie al dottor Marco Bracci, che nonostante non fosse suo medico di base, si è prodigato fino all’inverosimile. Così come tanti volontari che ogni tre settimane, si sono offerti durante tutto questo tempo per accompagnare la signora Zegretti, al Policlinico Gemelli di Roma, per le terapie previste.
In tantissime località italiane sono state celebrate dal giorno dell’Epifania e nei giorni successivi, tante messe di suffragio per la sua anima eletta, dagli assistenti spirituali dell’Accademia Bonifaciana, che per motivi delle ristrettezze previste per la pandemia, non hanno potuto raggiungere Anagni.
Da segnalare, tra le centinaia e centinaia di messaggi giunti, una sentita lettera arrivata al Presidente Sante De Angelis, da don Cosimo Semeraro, salesiano e Segretario em. del Pontificio Comitato di Scienze Storiche: “Caro Sante, ho appena terminato la celebrazione della solennità dell’Epifania. Ho esplicitamente invitato tutta l’Assemblea al ricordo di suffragio della Tua mamma. Lei è stata chiamata oggi stesso ad adorare personalmente il Signore, come ci hanno insegnato e testimoniato i Magi. La sofferenza che la cara mamma Lea, ha vissuto prima nella lunga malattia costituisce la preziosa purificazione di cui la bontà e la misericordia di Dio terrà conto: sicuramente la mamma, libera da ogni dolore e fragilità, è ora già pienamente immersa in Lui. Insieme con il nostro comune amico il vescovo Enrico (mons. dal Covolo, Presidente del Comitato Scientifico della Bonifaciana, ndr), condivido umanamente il dispiacere umano della dolorosa assenza della Tua mamma, ma prevale il senso della venerazione e della preghiera verso di Lei come una nuova amica che ci sarà di intercessione presso Dio. Coraggio! Ti prego di elaborare dolore e comprensibile dramma di orfano alla luce della fede nella Risurrezione. Maria SS.ma occupi sempre di più nella Tua vita il ruolo fino ad oggi esercitato dalla Tua mamma. Ti prego di estendere a tutta la Famiglia e a quanti sentiranno il vuoto lasciato dalla mamma le mie più vive condoglianze, soprattutto in questa situazione che ci impedisce di partecipare personalmente ai dovuti e significativi riti di sepoltura. Supplisca il ricordo e l’assicurazione di sostegno nella preghiera e nell’amicizia. Cordialmente”.
Tra i messaggi giunti di vicinanza, ricordiamo anche quelli di mons. Lorenzo Loppa, Vescovo di Anagni-Alatri, di mons. Domenico Pompili, Vescovo di Rieti e già segretario di mons. Belloli, della Comunità delle Suore Cistercensi e delle Monache Clarisse di Anagni, la Comunità di Anagni dell’Ordine dei Chierici Regolari Minori (Caracciolini) con il Vicario Generale padre Giampaolo Gasparini, il Vicario Episcopale foraneo di Anagni Don Marcello Coretti, senza contare il resto, oltre un migliaio tra messaggi telematici, telegrammi e telefonate.
Molto sentito anche il messaggio del Sindaco di Anagni Avv. Daniele Natalia, presente alle esequie con diversi Amministratori e con il Comandante della Polizia Locale Roberto Necci ha dichiarato: “Esprimo le mie sentite condoglianze e quelle dell’Amministrazione Comunale e di tutta la cittadinanza al Cav. Sante De Angelis, Presidente dell’Accademia Bonifaciana, per la perdita della cara madre Lea. Siamo vicini a questo nostro concittadino che tanto fa per la cultura anagnina e che ha saputo dare alla sua realtà associativo-accademica una dimensione internazionale”. Anche Sua Eccellenza Mons. Alessandro D’Errico, Nunzio Apostolico a Malta ed in Libia, membro del Comitato Scientifico della Bonifaciana ha scritto: “Condoglianze vivissime, caro Presidente. Le sono molto vicino spiritualmente in questo momento di prova, implorando il premio eterno per la cara Mamma, la luce e il conforto della fede per Lei e i Suoi Familiari”. A presiedere le solenni esequie in Cattedrale è stato mons. Vittorio Formenti, Officiale em. della Segreteria di Stato di Sua Santità e Priore dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, con la concelebrazione di mons. Bruno Durante, parroco della defunta e che ha amministrato il Viatico e sacramento degli infermi alla signora Zegretti poco prima di Natale e di don Edmer Eronga, Cappellano dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, con l’ausilio del diacono permanente Vincenzo Pesoli. Presente anche una nutrita delegazione del medesimo Ordine in seno alla Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino-Anagni-Alatri, con a capo il delegato stesso il Gr.Uff. Pietro Pro e una larghissima rappresentanza di accademici provenienti da molte località italiane. Mons. Formenti, in una piacevole, accattivante, sentita ed accorata omelia, ha tracciato mirabilmente l’esistenza umana e famigliare di Lea, facendo risaltare proprio la forza nella fede: “…è sempre un cedimento quando muore una mamma. Le mamme muoiono sempre troppo presto per i figli, tanto c’è tra loro un rapporto viscerale, così profondo da assomigliare a quello tra Dio e noi, il quale – ci ha ricordato Isaia – “ha scolpito i nostri nomi sulle palme delle sue mani”. C’è un testo del libro della Sapienza che mi fa pensare a Lea: “Chi troverà una donna forte? È una vera rarità”. Questa mamma era una donna forte, forte come una querce dentro le avversità della vita e a sostegno delle persone care. “Non vi lascerò orfani – ci ha ricordato Gesù nel Vangelo – vado a prepararvi un posto, poi ritornerò e vi prenderò con me perché la vostra gioia sia piena”. Dio non ci ha fatti per la morte, ma per la vita, per la gioia non per la tristezza. Secondo il Vangelo – ha detto mons. Vittorio Formenti – al termine della vita non resta che l’amore, quello donato e ricevuto: se avremo amato, bene, sarà valsa la pena di vivere, se no la vita arriverà sempre troppo presto e sarà sempre temibile da guardare in volto… Amo donare un’affermazione di sant’Agostino, in particolare a Renato, Sante e Patrizia per la perdita dell’amata Lea: “Signore, non ti chiediamo perché ce l’hai tolta, ma ti ringraziamo per il tempo che ce l’hai donata!”, questa affermazione che è preghiera spero possa aiutare voi e ciascuno di noi a dare senso e significato al dolore che inevitabilmente bussa alla porta della propria casa, della propria vita… Ciò che più contraddistingueva Lea, era la nobiltà d’animo, così sconosciuta oggi, il carattere gioioso, scherzoso e la discrezione, che diventava un’ancora sicura e salda, come una pietra, nell’oceano della vita. Era, appellata da sempre come “la bersagliera”, per il suo carattere determinato e forte, ma nello stesso tempo dolce, sempre solare, diretto, schietto, senza peli sulla lingua per chiunque avesse davanti, non era capace ad essere falsa… Cara Lea, i tuoi sogni sono oggi tra le braccia amorose di Dio… ma di quanti sogni c’è bisogno oggi in questa Chiesa! Noi li percepiamo come sentiamo la tua presenza e allora vogliamo anche noi, come in un sogno, spiccare il volo, sicuri che se il vento è l’asprezza di quest’ora, lassù il tuo sorriso è quello del sole, e l’onda del mare è un abbraccio che con il cuore ti doniamo! … “Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa”… Forte di questa fede nel destino supremo dell’uomo, esortiamoci a pregare la Madonna, “che ha patito sotto la croce il dramma della morte di Cristo ed ha partecipato poi alla gioia della sua risurrezione”: “Ci aiuti Lei, Porta del cielo, a comprendere sempre più il valore della preghiera di suffragio per i defunti. Loro ci sono vicini! Maria – ha concluso il Prelato – ci sostenga nel quotidiano pellegrinaggio sulla terra e ci aiuti a non perdere mai di vista la meta ultima della vita che è il Paradiso”.
L’ensemble “Bonifatius”, ha animato in modo veramente suggestivo e professionale la Santa Messa, con la direzione del maestro Elton Almeida Rodrigues con la collaborazione dei colleghi Francesco Bracci e Daniel Myskiv. “Ringrazio vivamente e di cuore tutti coloro che mi sono stati e sono vicino in questo momento di dolore per la perdita della mia adorata mamma Lea – ha dichiarato il Presidente Sante De Angelis – senza dimenticare tutti coloro che nel periodo della malattia ci sono stati di aiuto e di consiglio: il dott. Marco Bracci, il prof. Alfredo Borghetti, il dott. Massimiliano Gnoni, i numerosi volontari che puntualmente e gratuitamente si sono resi disponibili per accompagnare la mamma al Gemelli, ogni tre settimane per oltre un anno e mezzo…. Mia sorella Patrizia, per la quotidiana ed amorevole assistenza!… Mamma, ho avuto la fortuna di avere te per molti anni vicino. Sei il mio più grande esempio, non me lo dimenticherò mai. Qualsiasi cosa il mondo possa mettermi al cospetto troverò la grinta per andare avanti, non potevo avere una madre migliore di te. Ti amo più di qualsiasi cosa… Non so più come dirtelo. Mi manchi come l’aria che respiro… Osservami, proteggimi, ti ascolterò… Ciao mamma, restami vicina, ti prego”.