Di seguito pubblichiamo la nota inviata a questa redazione dal movimento cittatrepuntozero in replica alle dichiarazioni rese dal sindaco di Anagni Daniele Natalia e dal consigliere comunale Davide Salvati sulla questione del servizio civile ad Anagni:
ringraziamo il nostro Sindaco per la solerte risposta, con la quale ci ha confermato che il Comune di Anagni si è “appoggiato” alla OPES per la realizzazione dei due progetti inerenti al Servizio Civile, da realizzarsi qui ad Anagni: grazie Sindaco, almeno adesso siamo sicuri di conoscere la differenza tra un “atto politico” e un “atto amministrativo”. Eravamo infatti già certi delle nostre deduzioni basate su scripta e non su verba che, lo sappiamo, volant. Invece, caro Sindaco, come Lei correttamente sottolinea, “gli atti pubblici sono visibili a tutti” e quindi ci è stato sufficiente accedere al sito del Servizio Civile Universale per avere la certezza, nero su bianco, di quanto temevano. Qualcosa però non ci torna e le rivolgiamo la stessa domanda da Lei formulata: che senso avrebbe attribuirsi “meriti non propri”? Nell’articolo del 15 gennaio vi mostravate appagati del lavoro svolto usando queste chiare parole: “progetti presentati dall’Amministrazione”. Ora, Sindaco, Lei è un avvocato e conosce perfettamente il valore di ogni singolo termine così come sa che l’italiano, lingua meravigliosa e complessa, permette di creare facilmente quelli che in inglese si chiamano misunderstanding, poiché concede ai parlanti libertà di scelta lessicale e sintattica. I nostri padri erano molto più vincolati di noi, ecco perché a scuola ci insegnano che il latino è una lingua logica. L’italiano, invece, dà spazio alla creatività e può darsi che voi vi siate lasciati prendere la mano dall’estro narrativo tipico del nostro popolo, patria di artisti e scrittori. In fondo ci avevate preso gusto con il Sommo Poeta, quando avete pensato bene di illuminare Anagni con le lucette più care degli ultimi anni. Ah! Adesso non accusateci pure di avercela con Dante e di schierarci contro la sua sconfinata genialità: noi ce l’abbiamo con voi, perché avete cacciato 80000 euro degli anagnini per decorare una città semideserta mentre ci sono famiglie ed attività allo stremo. Salvati afferma: “dal 2018 ho lavorato per accreditare Anagni quale ente di servizio civile universale”…che significa questa affermazione? Noi pensavamo che Lei Consigliere avesse sgobbato; purtroppo ci avete confermato che il “duro” lavoro – quello vero! – lo hanno fatto altri, voi ve ne siete presi solo i meriti. E non faccia il permaloso, Consigliere Salvati: affermare che lei è giovane non è assolutamente un’offesa ma la mera constatazione dell’evidenza. Per quanto riguarda toni “da buon padre di famiglia”, non ci sembra proprio: vorreste far passare il messaggio che noi di cittatrepuntozero non apprezziamo l’iniziativa del Servizio Civile andata a buon fine, che certamente significa una “boccata d’aria” a livello economico per alcuni dei nostri ragazzi nonché un’esperienza costruttiva e formativa. Noi critichiamo chi si loda di qualcosa pur non avendone i meriti, chi usa le parole creando ambigui equivoci di significato, chi accusa attraverso terzi assoldati sui social per postare foto di quadrupedi raglianti, senza rispetto né per le persone né per gli animali. Voi non dovreste sentirvi piccati dalle nostre parole se questi comportamenti non vi appartengono, quindi vi chiediamo: perché tanta fretta questa volta? Perché tanta veemenza? (Per inciso – cittatrepuntozero è un gruppo di donne e uomini e non un singolo individuo). In occasione dei convulsi eventi che portarono il Senato a smascherare la congiura ordita da Catilina e dai suoi sodali contro il popolo di Roma Cicerone, con la potenza retorica della sua oratoria politica, si rivolse al senatore che aveva tradito la patria e l’onore, domandando: “Fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?”: ubi maior, minor cessat.