Il 20 maggio 2020 anagnia.com mi concesse cortesia di ospitare un mio editoriale dal titolo “Anagni può tornare a crescere …il bandolo dell’iniziativa è totalmente nelle mani del Sindaco e dell’amministrazione comunale”
Si usciva dal primo duro lockdown e provvedimenti innovativi erano messi in campo dal Governo e dalla Regione Lazio per rilanciare lo sviluppo. Provvedimenti che, pensavo, Anagni non avrebbe dovuto assolutamente mancare.
Nell’articolo mi soffermavo su due temi strategici per lo sviluppo a me particolarmente cari: il potenziale del turismo (mai sfruttato dovutamente) e il rilancio dell’edilizia nella riqualificazione dell’area urbana. Due filiere di attività a particolare alta intensità di lavoro (work-intensive)
Trascorso quasi un anno, nel dover purtroppo dare riscontro di modeste attività dell’amministrazione, mi preme ancora riproporre e contestualizzare l’alto potenziale di sviluppo a cui Anagni non può continuare a rinunciare. Un treno che non va assolutamente perso!
Per favorire più chiara attenzione da parte del Sindaco della Giunta che governa la città, provo a soffermarmi solo su uno dei due macrosettori economici trattati nell’editoriale dello scorso anno.
Trascuro pertanto, solo in questa sede, il settore del turismo anche in considerazione di altre iniziative messe in campo con un gruppo di amici che già ben mostrano quale dovrebbe essere il livello di competitività di Anagni per ottenere benefici veri dalla “industria del turismo”. Un settore che, in tempi normali, fattura circa il 13% del PIL nazionale.
Il richiamo a chi governa la città è sull’inconcepibile disattenzione registrata nell’utilizzo di provvedimenti di Legge che, in breve tempo, potrebbero cambiare il volto della nostra città, rivalutare il patrimonio edilizio del centro storico e dell’intera area urbana, senza gravare più di tanto sulle tasche dei cittadini.
Il richiamo forte all’attenzione è anche perché in procinto di scadenze ravvicinate che l’Ente non dovrebbe mancare.
Ma, a maggior chiarezza, andiamo con ordine.
Il primo provvedimento assolutamente funzionale al rilancio estetico, turistico e commerciale della città è il cosiddetto “BONUS FACCIATE” che potrebbe rimediare ad uno stato di degrado diffuso di molti edifici che affacciano su corso Vittorio Emanuele, su Piazza Cavour, come su altre vie, vicoli e piazze della nostra città.
Bene ricordare che il “bonus facciate” introdotto con Legge di Bilancio del 2020 (un anno passato invano), consente una detrazione del 90% dei costi sostenuti per il rifacimento di facciate e balconi di edifici nel centro urbano o in aree urbanizzate (cat. A e B). La nuova Legge di Bilancio 178/2021 all’articolo 1 ne ha prorogato (per fortuna) la scadenza al 31 dicembre 2021 salvo altri provvedimenti. L’utilizzo del “bonus” può avvenire con detrazione fiscale a quote annuali costanti in 10 anni oppure (novità!) con cessione del credito d’imposta ad una banca, oppure con sconto in fattura.
Malgrado interventi da me portati in consiglio comunale, sulla stampa o in altra sede, è grave che l’amministrazione di Anagni non abbia ancora disposto quanto utile, persuasivo e sufficiente per favorire l’utilizzo di questa provvidenza da parte dei nostri concittadini. Eppure Anagni ne avrebbe assoluto bisogno! I cittadini ne troverebbero grande giovamento sia nell’estetica della città che nella rivalutazione economica del loro rispettivi immobili.
Il 10 novembre scorso ho espresso in Consiglio comunale il mio voto favorevole al recepimento delle norme sulla Rigenerazione Urbana chiedendo con chiarezza al Sindaco di promuovere ed incentivare, se necessario, l’utilizzo del “bonus facciate” per rilanciare anzitutto l’attrattività del centro urbano.
L’idea espressa era per una possibile partecipazione del Comune nel coprire quel 10% di costi rimasti a carico del cittadino e, soprattutto, la messa a disposizione di un ufficio dedicato presso il settore dell’urbanistica per promuovere e facilitare l’utilizzo del ”bonus” sollevando i cittadini da ogni difficoltà burocratica che ne potrebbe scoraggiare conoscenza, utilizzo e fruizione di benefici.
Anagni non può e non deve perdere questa occasione per riacquisire la bellezza del suo centro urbano che, nel complesso, rappresenta un valore unitario patrimonio di tutti i cittadini.
Accanto all’incentivazione del ”bonus facciate” pari attenzione l’amministrazione dovrebbe porre per le altre provvidenze economiche per la riqualificazione del patrimonio edilizio, a cominciare dallo “ECOBONUS”, per il risparmio dei consumi energetici e il miglioramento della qualità dell’aria, e il “SISMABONUS” rivolto al miglioramento delle strutture a sostegno della sicurezza dei cittadini. Entrambi i provvedimenti consentono il rimborso del 110% dei costi sostenuti, laddove il 10% siano gli oneri di cessione del credito fiscale ad istituto creditizio.
Non avere questa visione di recupero e sviluppo della città sarebbe intollerabile verso chi governa la città.
In tal ambito, genera preoccupazione la nomina del 12 u.s. di un nuovo responsabile dell’urbanistica a tempo determinato di soli 6 mesi ed in regime d part-time.
Ciononostante, il settore ha senz’altro riconosciute professionalità in grado di attuare lo specifico indirizzo amministrativo che latita da un anno.
Laddove l’amministrazione fosse di diverso parere sulle risorse disponibili, mi preme segnalare al Sindaco che la Legge di Bilancio n. 178 del 30 12 2020 consente, negli articoli 69 e 70, l’assunzione di personale dedicato, a tempo determinato, “per consentire ai comuni di far fronte tempestivamente ai maggiori oneri di gestione in ordine ai procedimenti connessi all’erogazione del beneficio… ” Gli oneri derivanti da queste assunzioni finalizzate sono coperti dallo Stato “sulla base delle motivate richieste presentate dai comuni… entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente Legge” cioè 30 giorni a partire dal 01 01 2021.
Interpretando le attese di tutti coloro che vogliono seriamente lo sviluppo della città, sono di nuovo a richiedere fermamente al Sindaco, all’assessore delegato ed ad ogni altro componente del governo cittadino, di non sprecare questa opportunità di rilancio, di crescita e occupazione, nonché di valore e di benessere per la città di Anagni.
articolo a cura del dott. Nello Di Giulio